A Napoli il Cartesio per la divulgazione

Tre per la ricerca, cinque per la divulgazione. Tanti sono stati quest’anno i premi Cartesio (assegnati il 7 marzo), il riconoscimento che la Commissione Europea assegna ai migliori gruppi scientifici. E nella seconda categoria, aggiunta alla prima due anni fa, spicca il nome di Vittorio Silvestrini “per aver realizzato a Napoli la Città della scienza, che abbina un museo interattivo di tecnologia e scienza a un centro di innovazione imprenditoriale”.

L’Italia è rappresentata – insieme ad Austria, Danimarca, Francia, Germania, e Svezia – anche nel terzo progetto di ricerca premiato, Apoptosis: uno studio che ha contribuito a svelare i meccanismi della morte cellulare programmata e che dovrebbe contribuire a migliorare le terapie per combattere il cancro e l’Aids.

Le altre ricerche insignite sono state Hydrosol, che ha sviluppato un metodo che consente di produrre idrogeno dalla scissione dell’acqua, utilizzando l’energia solare, e i cui risultati potrebbero permettere di generare idrogeno a scopi energetici secondo un approccio rispettoso dell’ambiente; ed Hess, un sistema stereoscopico ad alto impiego di energia, che ha permesso di acquisire maggiori informazioni e di comprendere meglio la Via Lattea e non solo. Il sistema si compone di quattro telescopi costruiti in Namibia da un consorzio di partner europei e africani, che ne curano anche il funzionamento.

Oltre a Silvestrini, il premio per la comunicazione è andato a Sheila Donegan e Eoin Gill per la pubblicazione settimanale scientifica “Eureka” destinata ai più piccoli; alla serie di documentari “Europe, A Natural History” coprodotta da Örf, Bbc e Zdf; a Odd Askel Bergstad e altri scienziati della rete Mar-Eco e a Wendy Sadler per il suo progetto “Science Made Simple”.

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