Al via l’esperimento Photo

Lancio riuscito per il razzo Soyuz, che oggi ha lasciato il cosmodromo di Baikonur, in Kazakistan, per portare in orbita il satellite russo Foton-M3 e dare il via all’esperimento Photo dell’Agenzia spaziale italiana (Asi). Nell’ambito di una collaborazione internazionale, in cui è coinvolta anche l’Agenzia spaziale europea (Esa) che gestirà il satellite, l’esperimento italiano ha l’obiettivo di studiare alcuni organismi noti per la loro capacità di produrre sostanze biologicamente attive, come gli antiossidanti. È noto, infatti, che la sintesi di determinate molecole da parte di batteri e di alcuni organismi fotosintetici, è stimolata dalle condizioni di stress che si verificano in orbita, a causa della microgravità e della presenza di radiazioni. Per rilevare le attività fisiologiche e l’accumulo di sostanze nei vari organismi, il centro italiano di ottica spaziale Carso (Center for Advanced Research in Space Optics and Optimization), in collaborazione con il Cnr (Centro nazionale della ricerche) di Roma, ha realizzato un nuovo biosensore ottico. PhotoII-M3, questo il nome dello strumento, è una versione avanzata del sensore utilizzato nella precedente missione del 2005. Rispetto al suo predecessore, infatti, PhotoII-M3 è dotato una capacità di memoria maggiore e migliore sensibilità, con 28 celle di misura (contro le 10 della prima versione), di cui 8 di dimensione doppia, e consuma meno energia.

L’esperimento Photo fa parte di un progetto dell’Asi  più ampio, denominato “Moma – dalle molecole all’uomo: la ricerca spaziale applicata al miglioramento della qualità della vita della popolazione anziana”, coordinato dall’Università di Udine. Al progetto, che durerà tre anni e ha a disposizione circa 30 milioni di Euro, collaborano 38 istituzioni e 10 imprese, per un totale di oltre 500 ricercatori. Lo scopo di Moma è quello di contribuire allo studio di farmaci anti-invecchiamento, allo sviluppo di tessuto per trapianti, di apparecchiature biomedicali innovative, di misure di prevenzione contro le radiazioni e alla comprensione degli effetti della microgravità sugli organismi. (t. m.)

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here