Allergie alimentari in aereo, falsi miti e rischi concreti

Potrò mangiare il cibo in sicurezza? Sarà pulito il sedile? L’aria condizionata sarà contaminata? Viaggiare in aereo per chi soffre di allergie alimentari può generare parecchie preoccupazioni. Recentemente, una donna ha acquistato tutti i pacchetti di arachidi su un volo commerciale, temendo che il consumo da parte degli altri passeggeri potesse esporla alle polveri dello snack diffuse nell’aria. Eppure, contrariamente alla percezione comune, il rischio di reazioni allergiche durante il volo è molto basso. Una nuova review sistematica, pubblicata su Archives of Disease in Childhood e condotta da Paul Turner dell’Imperial College London e Nigel Dowdall dell’Aviation Medical Consultancy, mostra che le reazioni allergiche durante un viaggio in aereo sono fino a 100 volte meno frequenti rispetto a quando i soggetti si trovano a terra.

Le allergie alimentari

Le allergie sono una condizione abbastanza diffusa, se è vero che circa il 5 % degli adulti e l’8 % dei bambini sono affetti da una qualche forma di allergia alimentare: latte, uova, grano, arachidi, soia, pesce e crostacei, insieme ad altri alimenti, rappresentano infatti un rischio per circa 20 milioni di persone in Europa. A fare paura è soprattutto l’anafilassi, una reazione allergica grave che può essere pericolosa per la vita. La paura di potenziali reazioni gravi ha quindi un impatto negativo significativo sulla qualità della vita delle persone, che devono fare particolare attenzione ad eventuali “incontri” non desiderati con le sostanze incriminate.

La protezione viene dai filtri

Da questo punto di vista, uno dei luoghi che fa più paura è l’aereo. Residui di contaminanti potrebbero trovarsi infatti sui sedili non sufficientemente puliti, o persino essere diffusi attraverso i sistemi di ventilazione degli aerei. Lo studio di Turner e colleghi, però, fa chiarezza proprio su quest’ultimo punto. “Le particelle di arachidi o altri allergeni non circolano nell’aria all’interno dell’aereo, grazie all’efficienza dei sistemi di ventilazione, che filtrano il 99,97% delle particelle”, spiegano infatti gli autori. Per garantire un ambiente sicuro e confortevole per il personale e i passeggeri, gli aerei sono dotati di sistemi di controllo ambientale (ECS) che gestiscono la pressione dell’aria in cabina, l’approvvigionamento di aria e la temperatura.

Generalmente questi sistemi sono progettati per fornire circa 566 litri di aria al minuto per passeggero, garantendo un ricambio completo dell’aria nella cabina ogni 3-4 minuti. Per avere un termine di paragone, l’aria nelle stanze degli ospedali subisce un ricambio circa ogni 10 minuti. Nei moderni aerei commerciali di grandi dimensioni, circa metà dell’aria aspirata viene ricircolata dopo essere passata attraverso filtri HEPA (High Efficiency Particulate Air), mentre il restante 50% dell’aria proviene dall’esterno dell’aeromobile. I filtri HEPA utilizzati sugli aerei commerciali riescono a rimuovere efficacemente polvere, vapori, potenziali patogeni microbici e la maggior parte delle particelle alimentari aerosolizzate.

Allarme frutta secca

La ricerca smonta anche un altro falso mito: quello secondo cui il divieto di consumo di frutta secca a bordo sia una efficace forma di prevenzione delle allergie. In realtà, spiegano gli autori, si tratta di un divieto che può generare un falso senso di sicurezza, visto che i residui di allergeni derivano principalmente dai voli precedenti e non dal consumo in volo, come sostengono gli studiosi.

Il pericolo della contaminazione

I rischi maggiori per i soggetti allergici, infatti, derivano dalla contaminazione delle superfici come il tavolino o i braccioli, dove residui di cibo possono essere trasferiti alle mani dei passeggeri e successivamente ingeriti. Non a caso, tra le raccomandazioni più rilevanti emerge l’importanza di pulire accuratamente le superfici circostanti con salviette disinfettanti e di portare con sé sempre due autoiniettori di adrenalina, essenziali in caso di anafilassi, perché non sempre sono inclusi nei kit medici di bordo. Per chi soffre di allergie alimentari, concludono gli autori, volare è più sicuro di quanto si pensi, bastano solo semplici accortezze per ridurre ulteriormente il rischio di incontri indesiderati con gli allergeni.

Foto di Peter F su Unsplash