I pazienti trapiantati potrebbero monitorare a distanza i loro livelli di immunosoppressione grazie a un test che prevede la puntura di un dito e la comunicazione dei risultati attraverso uno smartphone. È l’obiettivo della collaborazione avviata tra l’azienda farmaceutica Chiesi e Molecular Warehouse (MW), startup impegnata nella creazione di strumenti medico-diagnostici per dispositivi mobili.