Le femmine di Astatotilapia burtoni, un pesce africano di acqua dolce appartenente alla famiglia dei ciclidi, sono sensibili al fascino dei vincenti, tanto da provare una sorta di fastidio se a perdere è il proprio partner. A suggerirlo sono alcuni biologi dell’Università di Stanford coordinati da Russell Fernald. I risultati sono stati pubblicati su Pnas.
Nell’esperimento una femmina veniva posta di fronte alla scelta tra due potenziali compagni; il fortunato, poi, veniva fatto duellare con il rivale davanti agli occhi della nuova compagna. I biologi hanno quindi monitorato le reazioni della femmina a livello cerebrale, registrando le variazioni nell’espressione di alcuni specifici geni. In particolare, si sono concentrati sulle aree del cervello responsabili delle interazioni sociali nei vertebrati, che insieme vengono chiamate “social brain network”.
Il risultato è stato sorprendente: a seconda dell’esito del duello, nella femmina si attivavano regioni differenti. Se il “suo” maschio vinceva, si accendevano le aree legate all’istinto riproduttivo. Nel caso in cui il compagno usciva sconfitto dal confronto, invece, venivano espressi i geni del setto laterale, la regione del cervello che normalmente si attiva in situazioni di ansia o di fastidio.
L’esperimento ha permesso così di inferire che questi pesci possano provare sensazioni simili a quelle degli esseri umani, senza che sia necessaria una interazione sociale diretta: basta infatti la semplice informazione visiva di un evento negativo a provocare grandi cambiamenti nell’espressione dei geni del cervello.
Riferimento: DOI: 10.1073/pnas.1010442107