Riuscendo in test degni di un primate, le api hanno dimostrato che non serve un grande cervello per essere capaci di alcune funzioni cognitive superiori. Per esempio, di elaborare concetti come quelli di uguaglianza e di differenza, finora ritenuti prerogativa di alcune scimmie e della specie umana. La scoperta, pubblicata su Nature, viene da un gruppo di ricercatori francesi guidati da Martin Giurfa del Laboratoire d’Ethologie et Cognition Animale di Tolosa, in Francia.
Un test cognitivo per le api
Per vedere se gli insetti (Apis mellifera) fossero in grado di elaborare concetti astratti, gli studiosi hanno costruito un percorso a forma di Y. Le api che varcavano la soglia d’ingresso, contrassegnata da un segno giallo, si trovavano successivamente di fronte a un bivio: se imboccavano una strada, marcata anch’essa con il giallo, avrebbero trovato una soluzione zuccherina, se prendevano l’altra via, segnata con il blu, non avrebbero trovato nulla.
Imparare dall’esperienza
Ebbene, piuttosto che continuare a svolazzare e fare tentativi a casaccio, le api hanno imparato subito che la strada buona era quella indicata con lo stesso simbolo, ovvero il colore giallo, presente all’ingresso del tunnel. Entusiasmati dalla perfomance delle api, i ricercatori hanno quindi voluto verificare anche la loro capacità di mettere in pratica la regola appresa, vale a dire: stesso segno = zucchero. E così hanno sostituito il segnale di colore giallo con una linea nera verticale e il blu con una orizzontale. E anche in questa nuova prova le api si sono dimostrate decisamente smart: il 70 per cento degli insetti messi alla prova ha puntato dritto verso lo zucchero. (m.b.)
Foto di FRANCO PATRIZIA da Pixabay