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Anche Roma è senzAtomica

Più di settanta ordigni nucleari custoditi nelle basi americane della penisola, Aviano e Ghedi-Torre. Oltre 16 mila bombe atomiche in tutto il mondo, di cui almeno quattromila pronte a esplodere al tocco di un dito. Non c’è da stupirsi se l’Orologio dell’Apocalisse, il segnatempo simbolico creato nel 1947 dagli scienziati del Bulletin of Atomic Scientists dell’Università di Chicago, segni oggi appena tre minuti alla mezzanotte, ora X della fine del mondo. Eppure più crescono gli arsenali, meno l’opinione pubblica ritiene una guerra nucleare un pericolo vivo e costante. Finito l’incubo della Guerra Fredda, sono altre oggi le preoccupazioni dei governi e dei cittadini del pianeta Terra. Errore.

Ecco perché arriva anche a Roma, dopo aver toccato altre 48 città italiane, SenzAtomica. Trasformare lo spirito umano per un mondo libero da armi nucleari, la mostra sul e per il disarmo nucleare promossa dall’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai in collaborazione con il Movimento Pugwash e l’International Phisicians for the Prevention of Nuclear War, i Sindaci per la pace, il Segretariato del Summit mondiale dei Premi Nobel per la Pace, l’Archivio Disarmo, l’Unione Scienziati per il Disarmo, i Parlamentari per la non proliferazione nucleare e il disarmo. Il sottotitolo – il disarmo parte da me! – è indicativo dello spirito dell’esposizione: mostrare quanto il comportamento individuale possa incidere su quello collettivo, accostando il disarmo nucleare con il disarmo interiore. Il messaggio, come ha ricordato anche l’OCSE (Working Paper 306, dicembre 2011), è semplice. Cosa è più sicuro? Il mondo troppo armato in cui viviamo oggi o un mondo nel quale a tutte le persone è garantito il soddisfacimento dei bisogni primari?

L’esposizione è composta da oltre cinquanta pannelli, sei monitor con testimonianze di sopravvissuti a Hiroshima e Nagasaki e un’installazione con la simulazione del rumore di un’esplosione atomica, il tutto su una superficie di oltre 700 metri quadrati. Ma la mostra è solo l’evento culmine di una Campagna internazionale di sensibilizzazione al disarmo nucleare, il cui obiettivo è quello di sviluppare una coscienza nuova sul disarmo e sviluppare un movimento di opinione per la sottoscrizione, entro il 2015, di un trattato internazionale che bandisca le armi nucleari.

Spazio Factory della Pelanda, ex Mattatoio di Testaccio, Roma
Fino al 26 aprile 2015
Ingresso libero

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