Partenza rinviata per i lavori di trasformazione della palazzina di via Panisperna in Museo della fisica dedicato a Enrico Fermi. A due anni dalla legge che ne prevede l’istituzione, lo storico edificio romano è ancora occupata da 300 impiegati del ministero dell’Interno, in attesa che siano pronti i nuovi uffici, in via Castro Pretorio. Tempo previsto, un anno e mezzo, “a meno che qualche altra amministrazione non offra una soluzione alternativa”. Così ha dichiarato il sottosegretario agli Interni Severino Lavagnini nel corso di una conferenza stampa tenuta oggi a Roma in Campidoglio. Delusi il ministro per i Beni Culturali Giovanna Melandri e il senatore Athos De Luca, promotore della legge per l’istituzione del museo e di un centro di studi e ricerche approvata nel marzo 1999, che speravano in un avvio dei lavori in occasione del centenario della nascita del fisico italiano, che cadrà il 29 settembre. Nell’attesa che il Museo divenga realtà, si preparano i progetti per la realizzazione di quello che sarà un centro di ricerca interdisciplinare: diversi i progetti già presentati, ha ricordato Antonino Zichichi, presidente del già costituito consiglio di amministrazione del museo, molti dei quali riguardano risorse per i giovani talenti. Anche i presidenti dei maggiori enti pubblici di ricerca, da Lucio Bianco del Cnr a Enzo Iarocci dell’Infn, a Flavio Toigo dell’Infm, si sono dichiarati pronti a offrire la loro collaborazione alla realizzazione del centro. (r.p.)