Assomigliano più a palle di neve, che ad ammassi di roccia e ghiaccio. E non ruotano freneticamente, urtandosi le une contro le altre, ma girano con lentezza come piccole lune in miniatura. Le particelle che formano gli anelli di Saturno, in base agli ultimi dati provenienti dalla sonda Cassini-Huygens, hanno rivelato caratteristiche diverse da quanto ritenuto finora. I dettagli della scoperta sono stati presentati a Cambridge, in Inghilterra, al convegno dell’American Astronomical Society. Per determinare la velocità di rotazione dei granelli, gli scienziati ne hanno misurato la temperatura: le particelle, che impiegano quasi dieci ore per compiere un giro intorno al pianeta, hanno un lato più caldo, di circa -183 °C, e un lato più freddo di qualche grado, e la differenza massima tra le due facce raggiunge 15 °C nel punto dell’orbita più distante dal Sole. “Se le particelle ruotassero più velocemente, il cambiamento di temperatura sarebbe inferiore, perché tutte le facce sarebbero ugualmente esposte al Sole”, spiega Linda Spilker, responsabile della missione Cassini. Inoltre, le stesse misurazioni di temperatura hanno portato gli esperti a concludere che il materiale di cui sono composti gli anelli di Saturno sia più simile a fiocchi di neve, leggeri e porosi, che a blocchi solidi di ghiaccio. Le particelle, altrimenti, non potrebbero riscaldarsi e raffreddarsi abbastanza velocemente. (da.c.)