Il riso, un cereale che costituisce la base dell’alimentazione per almeno 2 miliardi di persone, rischia di essere meno nutriente in futuro. Meno vitamine del gruppo B (B1, B2, B5 and B9), meno proteine, e ancora ferro e zinco. Questo almeno è quello che accadrà se le concentrazioni atmosferiche di CO2 raggiungeranno i livelli previsti per la fine di questo secolo, secondo uno studio appena pubblicato su Science Advances.
“Le persone sostengono che più CO2 significhi più cibo per le piante, e lo è – afferma il co-autore dello studio Lewis Ziska del Dipartimento di Ricerca per l’Agricoltura degli Stati Uniti – Ma come le piante rispondono a questo improvviso aumento di cibo avrà un impatto anche sulla salute umana, dai deficit nutrizionali all’etno-farmacologia, alle allergie stagionali, ai pollini, in modi che noi ancora non comprendiamo”.
Per capirlo nel loro studio i ricercatori sono partiti dal riso. In varie zone di Cina e Giappone sono state coltivate per tre anni 18 qualità geneticamente diverse di riso in campo aperto “arricchendo” l’aria con diverse concentrazioni di CO2 tramite tubi di plastica sopraelevati che circondavano i piccoli campi, come mostrato nell foto.
Questa tecnica, nota come Free-Air Carbon dioxide Enrichment (FACE), consente di riprodurre le condizioni più simili a quello che avverrebbe realmente in natura se le concentrazioni atmosferiche di CO2 raggiungessero le 568-590 parti per milione (ppm). Questi valori sono vicini a quelli previsti per il 2100 dall’Intergovernamental Panel on Climate Change e, purtroppo, facilmente raggiungibili se si considera che siamo già 407 ppm, secondo l’ultimo rilevamento della NASA (solo lo scorso aprile), in ulteriore aumento rispetto al 2016, considerato anno record.
Analizzando i campioni di riso grezzo coltivati con il metodo FACE, i ricercatori hanno scoperto che il cereale cresciuto in un’atmosfera ad alto tenore di CO2 non solo ha minori quantità di proteine (-10 %), ferro (-8%) e zinco (-5%), confermando i risultati di studi precedenti, ma anche meno vitamine del gruppo B (B1, B2, B5 and B9), coinvolte nel metabolismo energetico e non solo. La vitamina B9, ad esempio, per la quale è riportata una riduzione media del 30%, è l’acido folico, fondamentale per lo sviluppo del tubo neurale durante la vita intauterina e per la produzione di globuli rossi. La sua carenza in gravidanza può determinare la spina bifida nel nascituro e un severo stato anemico.
Il deterioramento delle qualità nutrizionali del riso può avere “effetti devastanti nei paesi a prevalente consumo di riso dove circa il 70% delle calorie e la maggior parte dei nutrienti viene da questo cereale”- ha commentato Adam Drewnowski dell’Università di Washington, tra gli autori del paper. Sono soprattutto i paesi poveri del Sud Est Asiatico come il Laos, la Birmania, la Cambogia, quelli che più di altri soffriranno anche dell’aumento della temperatura globale.
Riferimenti: Science Adavances