Amanti della dieta mediterranea, informati e salutisti. È questo l’identikit degli over 65 tracciato da un’indagine dell’Associazione Italiana per l’Oncologia della Terza Età (Aiote), presentata il 4 novembre a Roma, che fotografa le abitudini alimentari degli anziani italiani e presenta i consigli degli esperti per una corretta alimentazione. Il quadro emerso è abbastanza positivo. Gli anziani conoscono le buone abitudini, non si privano della pasta, tengono in considerazione frutta e verdura e si informano costantemente attraverso televisione e giornali. Solo una piccola percentuale dei mille anziani su cui è stata svolta la ricerca ha problemi di soprappeso. Preoccupa, invece, la scarsa propensione a bere acqua, che può provocare squilibri idrici e minerali. Ci sono però altri fattori di rischio nel rapporto tra anziani e cibo. Prima di tutto le disponibilità economiche, che possono condizionare le scelte dietetiche di oltre un terzo delle persone con più di 65 anni, e poi la solitudine, che vede un anziano su tre dopo i 75 anni consumare i pasti da solo senza molta attenzione a quello che mangia. Secondo gli esperti, invece, un’attenta alimentazione aiuta a invecchiare bene ed è altrettanto importante nel caso di anziani malati. Proprio tra i pazienti ricoverati in età geriatrica si riscontra una alta prevalenza, tra il 50 e l’80 per cento, di malnutrizione. A confermarlo sono anche i dati sul calo di peso nell’anziano con tumore: su 270 mila nuovi casi di cancro in Italia, il 61 per cento si manifesta dopo i 65 anni e la dieta appare responsabile del 35 per cento di tutte le morti causate dalla malattia. Ecco perché una corretta dieta diventa fondamentale per la prevenzione. (r.p.)