(HappyAgeing ) – In Italia, si vaccina soltanto il 55 per cento degli anziani contro l’influenza. E solo il 10 per cento degli over 50 è vaccinato contro la polmonite pneumococcica, malattia infettiva che provoca decessi di oltre venti volte superiori di quelli provocati dall’influenza, con oltre 9mila morti l’anno (dati Eurostat 2013).
Per quanto riguarda l’influenza, i dati diffusi dal Rapporto OCSE (Organizzazione e Cooperazione e sviluppo economico) hanno messo a confronto le vaccinazioni antinfluenzali tra gli over 65 nel 2004 e nel 2014. In Italia, si è verificato un calo di circa il 10 per cento, conquistando solo il 18° posto, mentre Messico e Corea del Sud gli Stati più virtuosi con percentuali dell’80 per cento.
Sul fronte polmonite, arrivano i dati dello studio PneuVUE un’ampia ricerca Ipsos sul grado di consapevolezza della polmonite in Europa. Tra gli oltre 9 mila adulti intervistati, di cui oltre mille nel nostro Paese, il 95% dichiara di sapere cosa sia a livello superficiale la polmonite, ma solo l’1% sa che la malattia è responsabile di più del doppio dei decessi rispetto agli incidenti d’auto. Inoltre, il 36% ignora che alcune forme di polmonite possano essere contagiose e solo il 20% sa che esiste un vaccino contro questa patologia.
L’allarme è stato lanciato da HappyAgeing – Alleanza italiana per l’invecchiamento attivo, per la chiusura della campagna di sensibilizzazione ‘VACCI. VACCI A VACCINARTI 2016’, patrocinata dal Ministero della Salute.
“Anche se non è possibile stabilire con certezza l’andamento dell’ influenza – dichiara il presidente HappyAgeing Michele Conversano – si prevede che il picco possa manifestarsi nel periodo natalizio. E ricorda: “c’è tempo fino a dicembre per effettuare un’adeguata prevenzione della sindrome influenzale e delle eventuali complicanze ad essa correlate. Oggi ci sono diverse migliaia di morti l’anno per complicanze da influenza, quasi tutte tra gli anziani e per complicanze broncopolmonari; se si combinasse la vaccinazione antinfluenzale al vaccino antipneumococcico, si potrebbe arrivare a ridurre il numero di decessi fino anche del 60%”.
“Purtroppo – aggiunge il direttore di HappyAgeing Marco Magheri – circolano convinzioni infondate sulle vaccinazioni, quali, una scarsa fiducia verso le istituzioni, una bassa percezione del rischio, il timore di effetti collaterali e le questioni relative all’accesso e al presunto costo del vaccino, gratuito nella maggior parte delle regioni italiane. Per questo motivo, campagne di sensibilizzazione come questa sono utili a migliorare la consapevolezza che una migliore qualità della vita è possibile a tutte le età”.
La campagna, presente anche sui social con l’hashtag #Vacci, lancia un appello diretto, da anziano a anziano, uomo o donna, noto o meno noto, tutti uniti dalla consapevolezza di difendere la propria salute. Anche Michele Mirabella, inconfondibile voce dello star bene – gentilmente unitosi a sostegno della Campagna – non è il classico testimonial, ma un “volto tra i tanti”, un amico che ti invita a “NontiscordardiTe”.