Arriva il computer a bosoni

computer quantistici ancora non esistono, ma hanno già un possibile rivale per il futuro. Si chiama campionamento di bosoni (particelle il cui spin, una grandezza connessa alle loro proprietà quantistiche, è un numero intero) ed è una tecnologia basata sulle ultime scoperte nel campo della fotonica

A svelarlo sono due lavori separati e indipendenti, entrambi pubblicati su Science Express. Nel primo lavoro, condotto da Justin Spring e colleghi, ricercatori al Clarendon Laboratory di Oxford, gli scienziati sono riusciti a usare un dispositivo a singoli bosoni (fotoni, per essere precisi) per calcolare il permanente di una matrice, un problema abbastanza complesso da risolvere per i computer di oggi. Nel secondo esperimento, Matthew Broone,del Centre for Engineered Quantum Systems di Brisbane, è riuscito con la sua équipe a costruire una sorta di porta che conteggia l’uscita dei fotoni da un circuito elettronico, un’operazione alla base della costruzione di un processore a bosoni.

Tecnologie di questo tipo, secondo gli scienziati, aprono una strada promettente per costruire un dispositivo che riesca a risolvere i problemi computazionali in meno tempo di un processore “classico”, ma che sia al contempo facile ed economico da costruire, al contrario dei computer quantistici, la cui costruzione su larga scala è, almeno per adesso, abbastanza complessa e dispendiosa.

Riferimenti: Science doi:10.1126/science.1231692doi:10.1126/science.1231440

Credits immagine: Alisha Toft

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