E’ stata impiantata per la prima volta in Italia una protesi valvolare cardiaca biologica “intelligente”, realizzata grazie all’ingegneria tessutale. E’ accaduto all’Hesperia Hospital di Modena, dove su due giovani pazienti di 18 e 19 anni è stata innestata una valvola biologica, di derivazione porcina. La protesi è stata dapprima “decellularizzata”, cioè ripulita completamente delle cellule endoteliali originali, e successivamente ‘ricoperta’ con le cellule endoteliali umane del paziente ricevente. La valvola di nuova generazione, ottenuta grazie alla collaborazione tra ll’Hesperia Hospital di Modena e l’Humboldt University di Berlino, dovrebbe presentare il vantaggio di una durata teoricamente illimitata. “Questo perché”, spiegano a Modena, “il sistema immunitario dell’organismo ospite riconosce le cellule impiantate come sue e non innesca così quella reazione di rigetto che porta alla degenerazione delle protesi biologiche attualmente in uso”. L’intervento è stato fatto circa una settimana fa su due giovani che già nell’infanzia erano stato operati al cuore per malformazione della valvola aortica, ora assolutamente da sostituire. Le condizioni di entrambi i ragazzi sono buone e i due stanno per essere dimessi. (r.m.)