Un killer silenzioso, il più tossico tra i cosiddetti metalli pesanti. Parliamo dell’arsenico, un elemento presente naturalmente in alcuni terreni vulcanici, ma anche un potenziale agente inquinante proveniente da impianti industriali, centrali energetiche, impianti chimici. Letale ad alte concentrazioni, ma pericoloso anche in dosi minori, perché con un’esposizione prolungata può avere effetti cancerogeni, provocare malformazioni, patologie immunologiche e genetiche. Alcune aree del paese, come l’alto Lazio, ci convivono da sempre, e nonostante i disagi il livello di guardia è alto e i monitoraggi costanti e la popolazione sa quali precauzione sono necessarie.