Curarsi andando al museo o andando a passeggiare in montagna, possibile? Dopo la pet therapy arrivano, direttamente dal prontuario del medico, altri tipi di “terapie” non convenzionali: prescrizioni di arte e natura. Perché l’idea che un po’ di tempo passato gironzolando tra musei o nel sottobosco possa essere più che un piacevole passatempo, con benefici anche per la salute, comincia a farsi spazio anche tra gli addetti ai lavori. Così, solo nell’ultimo mese, sono state lanciate due iniziative da parte di due associazioni di medici, una canadese e una scozzese, per prescrivere ai loro pazienti dosi di arte e natura: una visita al museo o attività all’aria aperta.
Natura-terapia in Scozia
Visto il successo ottenuto negli studi pilota, per i medici delle isole Shetland (NHS Shetland), in Scozia, è ora possibile prescrivere ai loro pazienti dei trattamenti a base di natura. All’origine di questa iniziativa c’è l’idea che la natura possa portare dei benefici per chi soffre di certi disturbi, come l’ansia o la pressione alta, e che contribuisca a rendere le persone più felici, riducendo il divario che si è creato tra natura e società. Per il progetto è stato creato un calendario che propone diverse attività per ogni mese dell’anno, a seconda della stagione, cercando di sfruttare i benefici del tempo passato all’aria aperta compatibilmente con le possibilità e le preferenze di ciascuno. Fra le varie attività, per esempio, si possono contare gli uccelli nel proprio giardino, costruire una banderuola e osservare il vento, creare un albergo per insetti, descrivere le nuvole, sotterrare la faccia sotto l’erba, inseguire un calabrone, andar per funghi o cercare di intrattenere conversazioni con un uccello o con un pony. nel limite del possibile, s’intenda.
Arte-terapia in Canada
Ma nel prontuario dei medici non sono finite solo le passeggiate all’aria aperta. In Quebec, infatti, i medici possono ora prescrivere ingressi al Montreal Museum of Fine Arts (MMFA). “Offrendo l’entrata gratuita – si legge sul sito del museo – in un posto sicuro e accogliente, si può far vivere un’esperienza rilassante e rivitalizzante, dare un momento di tregua e un’opportunità di stare con i propri cari, aiutando il benessere e il recupero del paziente”. Al museo sono in corso degli studi clinici veri e propri per valutare l’impatto dell’arte sulla salute e la qualità della vita. I disturbi che potrebbero trarre giovamento da questi metodi sono vari, dai disordini alimentari a problemi mentali.
I benefici di arte e natura
Dalla pet therapy alla meditazione, sono molti i metodi “alternativi” che hanno provati benefici sulla salute, se per salute intendiamo stress o disturbi minori dell’umore. E così, se da un lato non mancano le evidenze a supporto dei benefici che possono avere arte e natura, è importante dare sempre la dovuta importanza ai trattamenti tradizionali, laddove necessari. Ciò non toglie che questi metodi o prescrizioni possano aiutare il superamento di un trauma o l’accettazione di una patologia, rendendo magari la vita più facile a chi ne ha bisogno. O semplicemente più piacevole, per tutti.