Si chiama Abul Bajandra e da 20 anni soffre di una rara patologia che gli ha deformato mani e piedi, con escrescenze che ricordano i rami. La sua storia ha fatto il giro prima del Bangladesh, suo paese d’origine, poi del mondo, tanto da essere soprannominato l’“uomo albero”.
Abdul, oggi trentenne, è stato colpito all’età di dieci anni da una epidermodisplasia verruciforme che ha fatto crescere sui suoi arti lesioni simili a verruche. Col passare del tempo la sua condizione è peggiorata progressivamente, tanto da rendere necessari ben sedici interventi chirurgici. L’ultimo, eseguito in un ospedale di Dacca, potrebbe essere quello decisivo per restituirgli una vita normale.
Dopo quasi un anno di degenza Abdul è pronto per tornare a casa e riabbracciare la figlia. I medici dicono che starà bene.
La rara malattia è causata da un difetto del sistema immunitario che rende l’organismo più vulnerabile al cospetto del papilloma virus e più soggetto al potere oncogeno di alcuni ceppi virali. Fenomeni che si manifestano con infezioni alla cute e alle mucose e che, nei casi più gravi, possono evolvere in forme tumorali.
La crescita di questi “rami” su mani e piedi aveva reso la vita del ragazzo un incubo: dalla perdita del lavoro – guidava i risciò a Khulna, la terza città del Bangladesh – alla rinuncia dei più semplici gesti quotidiani, come prendere in mano una forchetta per mangiare o uno spazzolino per lavarsi i denti.
“Il trattamento su Abdul rappresenta una pietra miliare nella storia della scienza medica”, ha detto Lal Samanta Sen, chirurgo plastico del Dhaka Medical College Hospital e coordinatore dell’equipe che ha operato il trentenne. “Le mani ei piedi sono ormai quasi completamente a posto. Sarà dimesso entro 30 giorni, dopo un paio di interventi chirurgici minori ancora necessari per perfezionare la forma delle mani”. Con le operazioni sono stati rimossi 5 chili di escrescenze “germogliate” su mani e piedi.
“Non ho mai pensato che sarei stato in grado di tenere la mia bambina con le mani”, ha detto Abul mostrando le mani fasciate ai giornalisti. “Ora mi sento molto meglio. Non vedo l’ora di tornare a casa”.
Quello del ragazzo del Bangladesh non è l’unico caso al mondo di “uomo albero”. Un team di medici israeliani dell’ospedale Hadassah di Gerusalemme, infatti, ha recentemente operato – con successo – un uomo di 42 anni affetto dalla stessa patologia. Mohammed Taluli, questo il suo nome, era stato ricoverato con una mano deformata a causa dalle complicazioni di un’infezione di papilloma virus potenzialmente cancerogena.