Otto corti e dieci lungometraggi sui temi dello sviluppo e della globalizzazione, con un occhio particolare ai problemi dell’ecologia e alla valorizzazione del patrimonio naturale ed umano.E’ la selezione del Festival Internazionale Audiovisivo della Biodiversità, in programma dal 20 al 23 maggio al Parco della Musica di Roma. Giunto alla settima edizione, il Festival è dedicato quest’anno alla sovranità alimentare dei popoli e prevede come eventi collaterali una tavola rotonda e una mostra fotografica incentrate sul tema.
La rassegna si apre con “Green”, un drammatico racconto in 48 minuti degli ultimi giorni di vita di un orangotango vittima della deforestazione e dello sfruttamento indiscriminato delle risorse. Al valore simbolico e materiale dell’acqua è invece dedicato “One water”, girato in 15 paesi di entramb i gli emisferi. La rivoluzione verde che può cominciare dal nostro giardino è mostrata in concreto dalla storia vera raccontata da “Paradiso ritrovato” di Patrizia Marani, ambientato tra le montagne dell’Appennino emiliano. In “A thousand suns” protagonista è invece la gente di Gamo Higlands nella Rift Valley, che da 10.000 anni pratica un’agricoltura sostenibile che le garantisce tutt’ora la sopravvivenza. Dalla parte di una pannocchia messicana si schiera “Quiero ser tortilla”, una delle tre animazioni della rassegna, che affronta con ironia il tema dell’agricoltura transgenica. (l.d.p.)