Secondo un rapporto diffuso oggi dalla Soil Association, un’organizzazione britannica per la promozione dell’agricoltura biologica, il 20 per cento del pollame e il 10 per cento delle uova presenti sul mercato inglese conterrebbero tracce di antibiotici dannosi per la salute umana. Nel mirino ci sono nicarbazina, lasalocid e dimetridazolo, tre farmaci antimicrobici usati per controllare i parassiti intestinali nel pollame. Richard Young, coordinatore della Soil Association, denuncia la tossicità di queste sostanze. “Ci sono dati”, afferma Young “che dimostrano come questi farmaci sono in grado di provocare tumori, malformazioni e attacchi cardiaci. In alcuni campioni i residui superavano di 50 volte il limite legale.” I responsabili del Veterinary Medicines Directorate, l’agenzia esecutiva del Ministero dell’agricoltura britannico, avevano recentemente dichiarato che i limiti di legge sono rispettati nel 99 per cento del pollame e nel 97 per cento delle uova. Ma queste cifre sarebbero state ottenute, secondo Young, con un trucco statistico. I rappresentanti della Food Standard Agency britannica hanno accettato il rapporto della Soil Association ma hanno dichiarato che ulteriori ricerche sono necessarie per definire la questione. Nel frattempo l’associazione chiede che l’impiego dei farmaci incriminati sia fermato al più presto. (f.n.)