Bisogna cambiare la legge sui defibrillatori: l’appello dei cardiologi italiani

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PER SALVARSI da un arresto cardiaco, il tempo è fondamentale. Ed è per questo che in molti luoghi pubblici si può oggi contare sull’aiuto del defibrillatore semiautomatico esterno (Dae), uno strumento che, in alcuni casi di arresto cardiaco, permette di “far ripartire” il cuore con una scarica elettrica. Ma a poter usare i Dae, secondo la legge italiana, sono solamente le persone in possesso di uno specifico certificato che ne attesti l’abilitazione all’uso. Una legge che, secondo il parere di molti esperti, dovrebbe essere rivista al più presto per estendere la possibilità di utilizzare i Dae a tutti i cittadini. Perché stando a uno studio del Policlinico San Matteo di Pavia, presentato durante il congresso Acute Cardiovascular Care 2018 dell’European Society of Cardiology, oggi questi dispositivi sono ancora troppo poco utilizzati, e permetterne l’utilizzo anche in mancanza di un training specifico aumenterebbe esponenzialmente il numero di pazienti che si potrebbero salvare.

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