La sindrome dell’arto fantasma (la sensazione di percepire, anche sotto il profilo del dolore) la presenza di un arto anche dopo la sua amputazione è una condizione difficile da trattare con i farmaci. In questi casi infatti il cervello viene “ingannato” a credere, e quindi rappresentare al suo interno, la presenza dell’arto anche se questo non c’è. Una sensazione spesso dolorosa, e per la quale un possibile rimedio potrebbe essere la stimolazione elettrica del cervello, capace di agire come analgesico.
E’ quanto dimostra oggi lo studio, pubblicato su Pain, condotto da Nadia Bolognini e Angelo Maravita del dipartimento di Psicologia dell’Università di Milano-Bicocca, in collaborazione con Francesco Ferraro del dipartimento di Riabilitazione dell’Azienda Ospedaliera Carlo Poma di Mantova, Felipe Fregni del Laboratory of Neuromodulation, Spauilding Rehabilitation Hospital of Harvard Medical School di Boston.
Gli scienziati hanno condotto gli esperimenti su un gruppo di otto persone che avevano subito amputazione degli arti, applicando delle correnti elettriche anodiche o catodiche di 2 milliampere per 15 minuti (una tecnica non invasiva e indolore) a livello della corteccia motoria e parietale. I ricercatori hanno quindi osservato che le correnti anodiche sulla corteccia motoria diminuiscono la sensazione di dolore grazie all’attivazione dei neuroni corticali, mentre quelle catoditiche applicate alla corteccia parietale diminuiscono le sensazioni non dolorose associate con l’arto fantasma.
“La ricerca – spiegano Bolognini e Maravita – ha permesso di dimostrare che la stimolazione a correnti elettriche dirette riduce il dolore dal 25 al 100 per cento nei pazienti con dolore neuropatico resistente ai farmaci anche se già portatori di una protesi. Siamo in una fase avanzata di sperimentazione sul dolore da amputazione e il nostro obiettivo è quello di riuscire a stabilizzare nel tempo l’effetto indotto dalla stimolazione elettrica evitando la ricomparsa del dolore”.
Riferimenti: Motor and parietal cortex stimulation for phantom limb pain and sensations; Nadia Bolognini, Elena Olgiati, Angelo Maravita, Francesco Ferraro, Felipe Fregni; Pain Doi: 10.1016/j.pain.2013.03.040
Credits immagine: EUSKALANATO/Flickr
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