Ricerca, chi ha vinto i Breakthrough Prize 2016

ricerca
(Foto via Pixabay)
ricerca
(Foto via Pixabay)

Luci, scenografie, abiti da sera e smoking obbligatorio. In apparenza sembra la cerimonia di consegna degli Oscar e tra gli ospiti si scorgono star hollywoodiane come Morgan Freeman, Jeremy Irons e la cantante Alicia Keys. Eppure coloro che vengono premiati al Nasa Ames Research Center di Mountain View, nella Silicon Valley, non hanno nulla a che vedere con il mondo dell’intrattenimento perché qui si premia chi ha fatto i più grandi progressi nel campo della ricerca. Il Breakthrough Prize, giunto alla sua quarta edizione, quest’anno ha messo in palio un premio di ben 25 milioni di dollari da dividere tra più di mille ricercatori che hanno apportato le maggiori innovazioni nel campo della fisica fondamentale, della matematica e delle scienze della vita. Ideato da Sergey Brin di Google, Anne Wojcicki di 23andMe, Jack Ma e la moglie Cathy Zhang di Alibaba, il magnate russo Yuri Milner e la moglie Julia Milner, e Mark Zuckerberg di Facebook e la moglie Priscilla Chan, il premio viene assegnato ogni anno da una giuria composta dai vincitori delle edizioni precedenti.

Vediamo nel dettaglio quelli di questa edizione.

Fisica fondamentale

Quest’anno il premio per la fisica è stato diviso in due. Tre milioni di dollari, sotto forma di menzione speciale, sono andati all’esperimento Ligo (Laser Interferometer Gravitational-Wave Observatory), che è riuscito a rilevare per la prima volta delle onde gravitazionali provenienti dalla collisione di due buchi neri, increspature dello spaziotempo la cui esistenza era stata ipotizzata da Einstein ben 100 anni fa. Un terzo di questo denaro è andato a Ronald W.P. Drever, Kip S. Thorne e Rainer Weiss, a capo dell’esperimento, mentre il rimanente è stato diviso tra i 1.012 ricercatori che fanno parte del team. L’altra parte del premio per la fisica è stata assegnata ad Andrew Strominger e Cumrun Vafa di Harvard, e Joseph Polchinski del Kavli Institute for Theoretical Physics della University of California, Santa Barbara, tre fisici teorici che hanno fatto enormi progressi nella formulazione della teoria delle stringhe, una delle più accreditate teorie del tutto che cercano di spiegare il significato dei buchi neri e dell’universo stesso.

Matematica
Il premio è andato a Jean Bourgain, un matematico del Institute for Advanced Study di Princeton, che per quarant’anni si è dedicato ai più ardui enigmi di svariati campi della matematica. Uno dei suoi più recenti lavori riguarda una generalizzazione astratta del teorema di Pitagora applicato alle onde elettromagnetiche.

Scienze della vita
Un premio è stato assegnato a Stephen J. Elledge, della Harvard Medical School, per esser riuscito a spiegare come le cellule reagiscono intelligentemente ai danni nel loro Dna e per aver fornito nuovi dettagli sullo sviluppo e il trattamento del cancro. Un altro premio è andato a Harry F. Noller, della University of California, Santa Cruz, che ha aiutato a svelare la struttura dei ribosomi e la loro importanza per la macchina a Rna. Roeland Nusse, della Stanford University, è stato premiato per il suo contributo alla scoperta del primo gene Wnt nel 1982, parte di una via di segnalazione che svolge un ruolo cruciale nello sviluppo degli embrioni, delle cellule staminali, della crescita delle ossa e anche del cancro. È stata premiata anche Huda Zoghbi, professoressa di neurologia al Baylor College of Medicine, che è riuscita a scoprire come il gene chiamato Sca1 sia coinvolto nello sviluppo delle atassie spinocerebellari, un gruppo di malattie neurodegenerative che colpiscono una persona ogni 30mila. Infine Yoshinori Ohsumi del Tokyo Institute of Technology, già premiato quest’anno con il Nobel per la medicina, gli è stato assegnato anche il Breakthrough Prize per aver svelato i meccanismi alla base dell’autofagia cellulare.

Altri 6 premi da 100mila dollari, inoltre, sono stati assegnati a dei giovani fisici e matematici per incoraggiarli a proseguire il loro percorso e sostenere i futuri progetti di ricerca.

Via: Wired.it

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here