Jungla metropolitana, così i cacatua imparano ad aprire i cassonetti

cacatua
(Foto: Barbara Klump / Max Planck Institute of Animal Behavior)

Alzano il coperchio e rovistano all’interno alla ricerca di qualcosa da mangiare. Ma se qualche altro pappagallo è nei paraggi non si lascia sfuggire l’occasione di imparare a procacciarsi un così facile pasto. Così che il comportamento di pochi diventa appreso da molti nel giro di poco tempo. A raccontare tutto questo oggi è uno studio pubblicato su Science, che descrive nel dettaglio il fenomeno della trasmissione culturale in alcuni cacatua. Uccelli da sempre sorprendenti per le loro straordinarie abilità cognitive (e ballerine, verrebbe da aggiungere).

Questione di cibo (e cultura)

Sono numerosi gli esempi di adattamento all’ambiente cittadino da parte di specie animali. Gli ambienti urbani, infatti, forniscono innumerevoli opportunità di reperire cibo con minor sforzo rispetto a quel che accade in condizioni naturali. Spesso in un gruppo di individui questi adattamenti si manifestano attraverso comportamenti trasmessi dai conspecifici. Si tratta di eventi di trasmissione culturale, termine che comprende tutti quei fenomeni di apprendimento e trasmissione di comportamenti vantaggiosi per la sopravvivenza e che si verificano all’interno di un gruppo di individui della stessa specie e non necessariamente imparentati tra loro. Questo fenomeno è stato ampiamente studiato in diversi gruppi animali dallo spiccato comportamento sociale, tra i quali figurano Cetacei, Primati e Corvidi, e recentemente, appunto, anche in una specie di pappagallo australiano, il Cacatua galerita.

Un team di ricercatori australiani in collaborazione con alcuni scienziati tedeschi ha osservato degli esemplari di Cacatua galerita intenti a scoperchiare i bidoni della spazzatura di alcune abitazioni alla ricerca di resti succulenti di pranzi e cene contenuti al loro interno. Ciò che ha colpito gli studiosi è stata la rapidità con la quale questo comportamento, dapprima osservato in pochi esemplari, si è poi trasmesso in numerosi altri gruppi di cacatua australiani. Lo studio è stato condotto anche grazie alla partecipazione attiva dei proprietari delle abitazioni visitate dai pappagalli.

Ai cittadini residenti nell’area compresa tra Sidney e Wollongong è stato chiesto di monitorare e segnalare attraverso la compilazione di un questionario online questo bizzarro modo di foraggiarsi dei volatili. Per agevolare la raccolta dei dati, i sobborghi cittadini sono stati suddivisi in aree di dimensioni e confini definiti. Inizialmente le zone con segnalazioni rilevanti erano solamente quattro ma in poco più di un anno sono diventate 44 le aree in cui si osservavano i pappagalli intenti a foraggiarsi dai cassonetti. Per favorire le osservazioni sono stati marcati 486 esemplari di Cacatua, colorandone il piumaggio in modo visibilmente riconoscibile. Degli stessi individui sono stati registrati anche età, sesso e rango sociale.

Sottoculture e rango

Questi uccelli erano spesso in compagnia di conspecifici, e questo potrebbe aver favorito la trasmissione del comportamento osservato. In particolare, raccontano gli autori, i cacatua replicavano quanto osservato, a prescindere dall’età, anche se con piccole variazioni personali sul tema. Variazioni che diventavano maggiori tra esemplari geograficamente più distanti. In altre parole, come se ognuno e ogni gruppo di cacatua avesse il suo stile (qualcosa di assimilabile a delle sottoculture).

La maggior parte degli individui che ha aperto il cassonetto con successo era di sesso maschile, e più precisamente si trattava di maschi di alto rango sociale nel gruppo. Questo perché, probabilmente, questi individui hanno un accesso preferenziale alle risorse alimentari guadagnato grazie al ruolo che rivestono. Secondo quanto affermato dai ricercatori, questi risultati sono in disaccordo con quelli ricavati da studi precedenti che suggerivano una maggior probabilità di apprendere culturalmente da parte degli individui più giovani e di basso rango sociale.

Riferiment. Science