C’è una bambina che quasi inciampa camminando sul marciapiede con la testa in su, verso la Luna. La stessa che a casa sta con il naso attaccato alla finestra guardando quella palla di luce e che chiusa in camera gioca a fare l’astronauta, casco di cartone in testa e aiutante robot al fianco. Un sogno da bambina. “Ma il sogno di una bambina è reale tanto quello di un adulto”. Comincia così il viaggio di Callie Rodriguez, la prima astronauta a mettere piede sulla Luna. Un’anticipazione di quello che vedremo a breve.
Portare la prima donna sulla Luna (e riportare l’uomo sulla Luna, con il primo rappresentante di colore) è infatti lo scopo del programma Artemis, mirato a stabilire una presenza di lungo corso sul nostro satellite, che possa servire da avamposto per la conquista di Marte. Come sarà, cosa avrà significato per quella astronauta arrivare fino a lassù, tra rinunce, impegno, successi e riconoscimenti? La Nasa prova a raccontarlo già da ora, attraverso i fumetti First Woman, che vedono per protagonista appunto l’immaginaria (ma neanche tanto) Callie Rodriguez. Che è quello che ci aspetta, ma un po’ anche il riconoscimento a tutte le donne che hanno fatto la storia dell’esplorazione spaziale prima di lei, da Valentina Tereshkova, la prima donna nello Spazio, a Mae C. Jamison, la prima donna di colore nello Spazio, a Peggy Whitson, la prima comandante della Staziona spaziale internazionale.
Le storie di Callie possono essere lette ma anche ascoltate. E per un’esperienza ancora più immersiva, ed esplorare i luoghi dove si muoveranno le astronaute e gli astronauti di domani, c’è anche la app.