Crescere con un cane fa bene alla salute, soprattutto a quella dei bambini. Lo sostengono oggi due studi presentati alla conferenza annuale dell’American College of Allergy, Asthma and Immunology (ACAAI), secondo cui nascere in un nucleo familiare in cui è presente un cane potrebbe aiutare a proteggere i bambini dalla dermatite atopica, un tipo di eczema cronico spesso scatenato da fattori allergici. Una protezione, spiegano gli autori della ricerca, che durerebbe fino ai 10 anni di età. La presenza di un cane renderebbe inoltre meno probabile l’insorgenza dei sintomi dell’asma nei bambini, perfino nei soggetti allergici ai cani. Ma attenzione.
“Nonostante la dermatite sia comunemente diffusa nei neonati, non molti sanno che questa può portare allo sviluppo di allergie alimentari, rinite allergica ed asma,” ha spiegato Gagandeep Cheema, che ha preso parte alla prima ricerca, “Volevamo scoprire se vivere con un cane fosse in grado di rallentare questo processo”. Durante l’esperimento, i ricercatori hanno studiato coppie madre-figlio che erano esposte alla presenza di un cane, al chiuso, per almeno un’ora al giorno. Dai risultati, è emerso che questa esposizione era associata a un rischio significativamente più basso di sviluppare dermatite prima dei due anni, e che questo effetto protettivo durava fino al decimo anno di età.
Nella seconda ricerca, gli scienziati hanno invece analizzato gli effetti di due diversi tipi di esposizione ai cani su bambini che soffrivano di asma. Nel primo caso, i partecipanti erano esposti alla proteina che causa una reazione nelle persone che sono allergiche ai cani, nel secondo erano esposti ai batteri che potrebbero essere trasportati dall’animale. Dai dati raccolti è emerso che nel secondo caso, i batteri trasportati dai cani potevano avere una sorta di effetto protettivo dai sintomi dell’asma, diminuendone l’insorgenza. L’effetto era visibile anche nel primo caso: “Nei bambini che vivono in città e che sono allergici ai cani si possono osservare due diverse conseguenze del passare del tempo con un cane,” ha spiegato Po-Yan Thou, autore principale dello studio, “C’è allo stesso tempo un effetto protettivo dai sintomi dell’asma, causato dai batteri trasportati dal cane, contrastato ovviamente dall’esposizione della proteina che causa la reazione allergica”.
E questo, ribadiscono i ricercatori, rimane un grosso problema per i bambini allergici, da tenere in considerazione sempre. Chi soffre di questo tipo di allergia dovrebbe studiare con il proprio medico un metodo per ridurre l’esposizione ai fattori scatenanti gli attacchi. Ma d’aiuto in casa potrebbero essere anche alcune accortezze: meglio lavarsi le mani dopo aver abbracciato il proprio cane, vivere in un ambiente pulito, a prova di aspira polvere, tenere l’animale lontano dalla camera da letto e fare il bagnetto al cane almeno una volta la settimana.
Riferimenti: ACAAI