Lo hanno definito un fossile vivente, perché appartenente a un ancestrale gruppo di mammiferi insettivori ritenuti estinti, noti come “Afrotheria”: il “toporagno – elefante dalla testa grigia” è stato scoperto nelle foreste della Tanzania da un gruppo di biologi coordinati dal dottor Francesco Rovero, ricercatore del Museo Tridentino di Scienze Naturali di Trento. L’ultima delle altre tre specie appartenenti allo stesso gruppo venne scoperta ben 126 anni fa
“È estremamente raro trovare nuove specie di mammiferi, specialmente di creature così antiche”, spiega emozionato Rovero. Questi piccoli animali, che pesano sui 700 grammi e sono lungo circa 60 centimetri, si sono infatti evoluti in Africa oltre cento milioni di anni fa. Gli studiosi hanno trovato la nuova specie nel 2006, fra le foreste pluviali dei Monti Udzungwa, nella Tanzania centro-meridionale, ma la scoperta è stata ora pubblicata su Journal of Zoology. La spedizione era stata organizzata dal Museo Tridentino di Scienze Naturali e finanziata dall’Assessorato alla Programmazione, Ricerca e Innovazione della Provincia Autonoma di Trento, dalla National Geographic Society e da Conservation International.
Il nome scientifico del toporagno è “Rhynchocyon udzungwensis”, mentre in lingua Swahili, più semplicemente, è stato battezzato “Sengi”. La definizione di “elefante” deriva dal muso dotato di proboscide, lunga e sensibile, simile a quella di un formichiere. La nuova specie è stata scoperta utilizzando fotocamere automatiche predisposte da Rovero nel 2005 in aree dei Monti Udzungwa di difficile accesso. “C’è ancora molto da imparare su questi mammiferi”, afferma il dottor Galen Rathbun della California Academy of Science, responsabile del gruppo Afrotheria della Iucn, “Sappiamo che costruiscono nidi nella lettiera, che si nutrono di insetti e che sono diurni, ma ancora molto rimane da scoprire”. (s.f.)