Imitare gli altri è sempre la strategia migliore, indipendentemente da chi si copia, dal contesto o dalla fatica che costa. A giustificare i “copioni” è un ampio e complesso studio interdisciplinare pubblicato su Science e condotto da un team internazionale di ricercatori tra cui Stefano Ghirlanda dell’Università di Bologna.
Per studiare e comparare l’efficacia di varie strategie, gli scienziati hanno ideato un torneo virtuale internazionale: una specie di grande e sofisticato gioco di ruolo in Rete che ha coinvolto oltre cento gruppi di docenti e ricercatori universitari. In palio c’era un premio di diecimila euro. Gli sfidanti dovevano sviluppare un programma per computer per superare problemi sempre diversi. Durante ogni turno i gruppi potevano scegliere se compiere una delle cento possibili azioni prestabilite, se osservare cosa facevano gli altri gruppi o, ancora, se imparare autonomamente, interagendo direttamente con l’ambiente e proponendo una mossa innovativa. Periodicamente, a seconda del risultato delle proprie azioni, alcuni concorrenti morivano ed erano rimpiazzati con cloni di altri che avevano ottenuto un punteggio più alto. Ilsistema cercava così di riprodurre un modello simile a quello evolutivo dove la “strategia vincente” si riproduce e quella “perdente” si estingue.
I risultati del torneo hanno completamente spiazzato i ricercatori. Gli studiosi infatti si aspettavano che a vincere fosse il gruppo in grado di dosare innovazione e osservazione. Invece a trionfare in maniera schiacciante sono stati quelli che hanno scelto quasi sempre la via “dell’apprendimento sociale”, ovvero dell’imitazione degli altri concorrenti. Questo nonostante gli scienziati avessero previsto diverse ambientazioni o la possibilità di incorrere in errori di copiatura. La morale sembra invece essere questa: anche copiando i peggiori, comunque si vince. Imitare, cioè, non ripaga solo quando il modello è attentamente selezionato, o quando imparare da soli ha un costo troppo elevato. L’apprendimento sociale,infati, si è dimostrato vincente sempre, sopratutto quando tenuto costantemente o in condizioni di crisi collettiva (per esempio in caso di cambiamenti delle condizioni ambientali).
Un’unica condizione limita il successo di questa strategia: che ci sia qualcuno da copiare. C’è e ci sarà sempre bisogno di un soggetto innovatore, che migliori le soluzioni a disposizione o ne trovi di nuove più efficaci. Senza di esso, tutto è perduto. (c.v)
Riferimenti: Science DOI: 10.1126/science.1184719
Ho interrogato l’I Ching a proposito dei risultati della ricerca riportati in questo articolo chiedendo “è vero che chi impara osservando gli altri ottiene di più di chi rischia provando nuove soluzioni?“.
L’interpretazione del risultato è riportata in questo articolo:
http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/blog/grubrica.asp?ID_blog=300&ID_articolo=15&ID_sezione=&sezione