Cibi al tagliando

Tutelare le fasce più deboli, soprattutto i bambini. È questa una delle priorità della riunione della Commissione del Codex Alimentarius: a Ginevra, per quattro giorni a partire da oggi, i componenti della Commissione dovranno revisionare la normativa vigente sui cibi, dalla loro preparazione alla loro conservazione, per stabilire i limiti di residui di additivi, contaminanti, pesticidi e farmaci di uso veterinario.

La Commisione del Codex Alimentarius, fondata nel 1963, nasce come un apparato intergovernativo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) e della Food and Agricolture Organization (Fao). Il suo compito è di stabilire i limiti delle sostanze potenzialmente dannose che possono essere tollerati negli alimenti, e di considerare i rischi associati all’uso di cibi geneticamente modificati. Il Codex Alimentarius è il testo di riferimento a cui i diversi stati possono rifarsi per aggiornare la legislazione in materia di sanità alimentare.

In particolare, quest’anno si discuterà del “Codice delle pratiche igieniche per le formulazioni in polvere destinate all’alimentazione di bambini e ragazzi”. L’impegno è quello di tutelare soprattutto i neonati che non possono essere allattati al seno: saranno infatti riconsiderati i limiti massimi per i livelli di batteri tollerabili e le linee guida su come produrre, preparare e distribuire questi alimenti in polvere al fine di prevenire le infezioni. Tra gli altri argomenti si discuterà poi delle contaminazioni da tossine derivanti da funghi, dell’uso di additivi per insaporire, delle indicazioni sui quantitativi degli ingredienti, degli alimenti senza glutine, dei cibi congelati e del consumo di particolari cibi come molluschi, tapioca e pomodori. (s.m.)

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