Colpi di calore: istruzioni d’uso per i più piccoli

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(Foto: Max Goncharov su Unsplash)

Caldo intenso e ondate di calore quest’anno toccano livelli da record: solo questa settimana sono previste punte ben oltre i 40° C in diverse parti d’Italia e tante sono le città da bollino rosso. Una vera e propria hot storm, tempesta di caldo, come è stata soprannominata. Per trascorrere tranquillamente l’estate, in vacanza o al lavoro, è bene non sottovalutare i rischi legati all’esposizione alle alte temperature, soprattutto per i soggetti più fragili: bambini e anziani. Rimane importante quindi sapere a cosa si può andare incontro, quali patologie possono manifestarsi, e saperne identificare i sintomi e le cause. Tramite le raccomandazioni della Società Italiana di Pediatria (SIP), ecco alcune istruzioni pratiche per riconoscere un colpo di calore.

Come riconoscere un colpo di calore

Partiamo dalla diagnosi. Normalmente l’organismo è in grado di tenere costante la temperatura corporea tra i 35 e i 37.5°C, generando calore e disperdendolo con la sudorazione. “Questo sistema di raffreddamento naturale, quando fa molto caldo, può “andare in crisi”, spiega Annamaria Staiano, presidente della SIP. Se la temperatura corporea supera un determinato livello, possono insorgere le patologie da calore, come crampi, insolazione, edema, congestione, disidratazione, e così via.

Il colpo di calore, appunto, è quella situazione patologica in cui il corpo non riesce più a mantenere la temperatura entro livelli fisiologici. La temperatura corporea può raggiungere i 41,1°C, a seconda del grado di esposizione e della tolleranza individuale. Il primo sintomo di questo stato è generalmente rappresentato da un improvviso malessere generale, cui seguono mal di testa, nausea, vomito e sensazione di vertigine. Nei casi più estremi si può arrivare anche a stati d’ansia e stati confusionali che non escludono la perdita di coscienza. Si può avvertire anche debolezza, accelerazione del respiro e del battito cardiaco, convulsioni, poca o assenza di sudorazione, cute arrossata, calda e secca. Le conseguenze non sono banali: a seconda dell’intensità, si possono avere danni al cervello e, nel peggiore dei casi, possibile decesso, se non rapidamente trattato. In presenza di sintomi sospetti, chiamare subito il 118 è il consiglio degli esperti Sip.

Attenzione alle condizioni climatiche

Un consiglio pratico per riconoscere un colpo di calore può essere quello di prestare attenzione alle condizioni metereologiche. Infatti, le ondate di calore non sono semplicemente periodi di temperature molto elevate, che durano per più giorni consecutivi. Spesso, in questi periodi, alle alte temperature bisogna aggiungere anche tassi elevati di umidità, forte irraggiamento solare e assenza di ventilazione. Sono questi fattori in combinazione tra loro a mettere a dura prova il naturale sistema di raffreddamento corporeo. Infatti, se è vero che il corpo si raffredda sudando, è anche vero che in certe condizioni fisiche e ambientali questo non è sufficiente: se, ad esempio, l’umidità è molto elevata, il sudore non evapora rapidamente e il calore corporeo non viene eliminato efficacemente.

Attenzione anche a non dare troppo per scontato che basti ripararsi dal sole: il colpo di calore può manifestarsi all’aperto, in un ambiente chiuso, oppure in un luogo dove non batte il sole.

Bambini: cosa fare contro i colpi di calore

Per quanto riguarda i bambini, la SIP ha pubblicato un vademecum con tutto ciò che è utile sapere. La prima regola è far bere molta acqua ai più piccoli, anche quando non hanno sete. Per favorire il naturale processo di raffreddamento corporeo, è bene garantire ai bambini una buona areazione del corpo, ad esempio facendo indossare loro abiti larghi, di colore chiaro, e cappelli leggeri. Limitare l’attività fisica durante le ore centrali della giornata e riposarsi quando serve è anche una buona pratica. Importante poi è proteggerli dall’irradiazione diretta del sole con l’aiuto di ombrelloni (che, ricordiamo, non rappresentano uno schermo efficace contro i raggi UV) e creme solari, coprendo la testa con cappellini e bagnandola con acqua fresca. Per recarsi in spiaggia, le ore migliori sono quelle prima delle 10 del mattino e dopo le 4 del pomeriggio (compatibilmente con temperature non troppo elevate).

Come riconoscere i crampi da calore

I crampi da calore – ricorda la SIP – sono contrazioni muscolari improvvise, molto dolorose, di breve durata che interessano i muscoli delle gambe, braccia, addome. Possono verificarsi durante o dopo un’attività fisica intensa in condizioni di caldo estremo e sono dovuti alla notevole perdita di liquidi e sali dovuta all’intensa sudorazione.

Sebbene molto dolorosi, i crampi da calore non sono di per sé gravi, ma possono essere il primo segno di una più grave malattia da calore, quindi dovrebbero essere trattati immediatamente per evitare problemi.

(Credits immagine: Max Goncharov su Unsplash)