Sabato 1° ottobre è l’International Observe the Moon Night (InOMN), un evento divulgativo mondiale dedicato all’osservazione e alla conoscenza delle attività scientifiche che riguardano il nostro satellite. E non potrebbe cadere in un momento migliore, dopo lo sconforto dei tre rinvii del lancio della prima missione del programma Artemis.
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Cos’è la notte della Luna
La notte della Luna – così è stata ribattezzata in Italia – ricorre ogni anno fra fine settembre e inizio ottobre e si scelgono le notti in cui la Luna si trova in prossimità del primo quarto, il momento migliore per osservare lungo il terminatore – la linea di separazione fra notte e giorno che mette in risalto i crateri lunari. L’evento è organizzato dalla Nasa e da altre istituzioni scientifiche, ma a farsene carico nel nostro paese sono soprattutto i gruppi di astronomi e astrofili appassionati, che organizzano nottate di osservazione, conferenze, spettacoli, e visite nei loro centri. I programmi spaziano dalle osservazioni alla fisica lunare, alle ipotesi sulla sua formazione fino alle missioni spaziali passate e future – il programma Artemis per l’appunto – per esplorarla. Non mancheranno le installazioni artistiche, le letture di poesie dedicate, la musica e la mitologia.
Eventi in Italia
Nella pagina ufficiale della Nasa è possibile registrarsi se si vuole partecipare alla rete di eventi organizzati, ed è anche possibile cercare gli eventi in programma in base alla propria collocazione geografica. In Italia, l’evento è promosso dall’Unione astrofili italiani (Uai) come partner ufficiale InOMN, e dall’Istituto nazionale di astrofisica. A registrarsi, nel portale dedicato della Nasa, sono stati diversi osservatori e gruppi di astrofili delle regioni centrali, soprattutto Lazio, Abruzzo e Umbria. Sono quattordici quelli indicati, con relativi link e indirizzi email. La maggior parte degli eventi si svolge in presenza, ma per alcuni vi è la possibilità di seguire anche da remoto. Partecipano con eventi dedicati anche il centro GalHassin a Isnello, in Sicilia, e l’Associazione Astrofili Caldonazzo, in Trentino Alto-Adige.
Si può partecipare anche da casa
Se si vuole partecipare rimanendo comodamente seduti sul divano, poi, la Nasa ha preparato una sezione dedicata sui dieci modi inaspettati per osservare, ascoltare, fotografare, immaginare e toccare il nostro satellite. Sì, anche toccare: la Nasa ha messo a disposizione i modelli e le istruzioni per eseguire una stampa 3D del suolo lunare, scaricabili da chiunque sia in possesso di una stampante adeguata. È anche possibile pianificare un trekking virtuale sulla Luna, grazie alla mappa interattiva della Nasa Moon Trek. È stata realizzata con i dati provenienti dalle sonde lunari dell’agenzia spaziale statunitense. È possibile scegliere il posto in cui volare, calcolare la distanza o l’altitudine di una montagna e pianificare l’escursione lunare, o esplorare i vari strati della superficie lunare e la loro temperatura. Con una cuffia per la realtà virtuale, poi, è possibile sperimentare Moon Trek anche in 3D. Li trovate tutti qui.