Vedere incrinature microscopiche prima che diventino importanti crepe in grado di causare danni irreparabili: è quanto ha ottenuto un team di ricerca, guidato dalla Texas A&M University, che mostra come attraverso tecniche avanzate di imaging sia possibile rilevare e studiare microfratture in materiali rocciosi e duri, come aerei e ponti ed altre costruzioni. I ricercatori hanno fornito la prima immagine in 3D dell’inizio di una frattura microscopica, la quale si propaga all’interno di un metallo danneggiato dalla presenza di idrogeno. I risultati sono pubblicati su Nature Communications. Dallo studio di come la frattura inizia a formarsi è possibile prevenire crepe di dimensioni maggiori, evitando danni potenzialmente molto più ampi – un ambito di ricerca quanto più attuale, anche alla luce del crollo del ponte Morandi di Genova.