A quanto pare, il caffè fa molto di più che tenerci svegli. Un paio di espressi, infatti, aiutano la memoria a lungo termine a consolidare i ricordi. È quanto hanno scoperto gli scienziati della University of California, Irvine, dimostrando per la prima volta gli effetti del caffè sulla memoria negli esseri umani. Il risultato dei ricercatori rispecchia da vicino quanto già visto sulle api, che quando si nutrono di nettare corretto alla caffeina sono in grado di ritrovare meglio piante e fiori già visitate in precedenza.
Gli scienziati raccontano su Nature Neuroscience di aver reclutato 160 adulti che normalmente consumano quantità minime di caffeina. I volontari, divisi in due gruppi, hanno studiato diverse immagini. Successivamente, un gruppo ha assunto una pillola con 200 milligrammi di caffeina (equivalente a quella contenuta in due tazzine di caffè espresso) e l’altro, quello di controllo, un placebo. Tornati il giorno dopo, hanno eseguito un test di memoria in cui venivano loro mostrate altre immagini: alcune uguali a quelle viste 24 ore prima, altre simili (ad esempio un cavalluccio marino con forma leggermente diversa) e altre ancora del tutto nuove.
L’équipe, coordinata dal neuroscienziato Michael Yassa, non ha registrato differenze nel discernimento tra immagini vecchie o nuove tra i due gruppi, un compito ritenuto piuttosto semplice. I volontari che avevano assunto la caffeina, però, hanno ottenuto risultati significativamente migliori rispetto al gruppo di controllo nell’identificazione di immagini simili, un’attività più difficile della precedente. Secondo Yassa, questa è la dimostrazione che la caffeina potenzia il consolidamento dei ricordi, un processo che inizia appena si formano nuove memorie.
I ricercatori hanno poi condotto un secondo esperimento, somministrando la caffeina solo un’ora prima del test di memoria. In questo caso, non è stata osservata nessuna differenza: “Se avete studiato senza bere caffè e decidete di berne una tazzina un’ora prima dell’esame”, scherza Yassa, “lasciate stare: non vi aiuterà a ripescare meglio i ricordi”. I risultati dell’équipe suffragano quanto osservato l’anno scorso da Geraldine Wright e colleghi, della Newcastle University, che avevano mostrato il collegamento tra caffeina e memoria a lungo termine nelle api – anche se, in ogni caso, gli scienziati consigliano di andarci piano: “In alte concentrazioni la caffeina ha un effetto negativo sull’apprendimento, quindi non bevetene troppa”, dice la ricercatrice. Quando mettete su il caffè, non dimenticate di spegnere il fornello.
Via: Wired.it
Riferimenti: Nature Neuroscience doi:10.1038/nn.3623
Credits immagine: Karl Schönswetter/Flickr