Vaccini contro Sars-cov-2 e gravidanza: dopo le iniziali precauzioni, il numero crescente di prove derivanti dalle vaccinazioni indica che questi sono sicuri e in grado di proteggere anche le donne incinte. Non solo protezione per le future mamme: un team di ricercatori dell’università di New York, ha trovato, in un piccolo numero di neonati, un’elevata quantità di anticorpi anti-coronavirus derivanti dalle madri che si erano sottoposte a un ciclo completo di vaccinazione con vaccini a mRna. Trasferire l’immunità ai neonati sarebbe cruciale per proteggere i bambini dalle infezioni durante i primi mesi di vita: è quanto suggeriscono i risultati dello studio, pubblicato sulla rivista American Journal of Obstetrics & Gynecology.
Proteggere i neonati quando sono più vulnerabili
Un bambino appena nato è particolarmente vulnerabile alle infezioni, poiché possiede un sistema immunitario ancora immaturo e incapace di proteggerlo adeguatamente da batteri e virus. Per fortuna, ci sono gli anticorpi materni, che consistono in un tipo particolare di molecole prodotte dal sistema immunitario della donna in gravidanza, dette immunoglobuline G (le IgG che si cercano normalmente nei dosaggi anticorpali delle analisi del sangue). Esse sono in grado di attraversare la placenta al momento del parto e di essere trasferite al neonato, che in questo modo sarà protetto nei primi mesi di vita, proprio quando è più suscettibile alle infezioni.
Questo accade anche con Sars-cov-2. Alcuni studi condotti nell’ultimo anno hanno evidenziato come le donne in gravidanza esposte al coronavirus fossero in grado di trasmettere i propri anticorpi al bambino una volta nato, in modo da proteggerlo. Il problema, però, è che spesso le risposte anticorpali naturali contro Sars-cov-2 non sono sufficientemente protettive, oltre al fatto che le donne in gravidanza, se esposte al virus, presentano un maggior rischio di sviluppare la malattia in maniera grave. Gli anticorpi materni, però, sono prodotti anche in seguito alla vaccinazione: è proprio da questo che sono partiti i ricercatori dell’università statunitense, guidati da Jennifer L. Lighter. I ricercatori volevano verificare se e in che misura gli anticorpi delle donne sottoposte a vaccinazione durante la gravidanza arrivassero al feto.
Gravidanza e Covid-19, ecco cosa sappiamo finora
La vaccinazione in gravidanza
Durante le prime fasi delle campagne vaccinali, le raccomandazioni sulla vaccinazione in gravidanza erano piuttosto neutrali, in quanto le sperimentazioni iniziali non prevedevano la partecipazione di donne in gravidanza. Dopo mesi, a seguito di studi su animali, studi clinici tuttora in corso e grazie al numero elevato di somministrazioni effettuate, le istituzioni sanitarie concordano sulla sicurezza dei vaccini e sull’importanza di vaccinare contro il coronavirus anche le donne in gravidanza.
Lo scorso 4 agosto il ministero della Salute ha emanato una circolare secondo cui la gravidanza non rappresenta una controindicazione per la vaccinazione contro Covid-19, soprattutto perché – come si legge nelle faq dell’Agenzia italiana del farmaco – la gravidanza potrebbe rendere le donne maggiormente esposte a rischi in caso di malattia grave.
Adesso questo studio, condotto su 36 neonati le cui madri avevano ricevuto la doppia dose di vaccino a mRna, potrebbe evidenziare un ulteriore beneficio derivante dalla vaccinazione: i risultati hanno indicato, infatti, che tutti i bambini presi in esame possedevano gli anticorpi protettivi contro Sars-cov-2.
Per escludere che si trattasse di anticorpi derivanti dall’infezione naturale, i ricercatori hanno ricercato sia le molecole contro la proteina spike, presenti sia nelle infezioni naturali che a seguito delle vaccinazioni, sia quelle contro la proteina nucleocapside, che invece sono presenti solo nelle infezioni naturali: tra i 36 campioni raccolti, tutti avevano livelli elevati di immunoglobuline G contro la proteina spike, e 31 sono stati testati per gli anticorpi contro la proteina nucleocapside e sono risultati negativi. Secondo i ricercatori, ciò rappresenta una prova del trasferimento dell’immunità dalle madri ai figli a partire dai vaccini anti-Covid-19, come avviene per altri vaccini.
Proteggere due vite contemporaneamente
“Gli studi continuano a rafforzare l’importanza dei vaccini durante la gravidanza e il loro potere di proteggere due vite contemporaneamente, prevenendo gravi malattie sia nelle madri che nei bambini“, afferma Ashley S. Roman, del team di ricerca che ha firmato lo studio. “Alti livelli di trasferimento di anticorpi attraverso la placenta non sono sorprendenti: è coerente con ciò che vediamo con altre vaccinazioni”, aggiunge Lighter.
Occorre ricordare che si tratta di uno studio condotto su un piccolo numero di neonati, e che sono necessarie ulteriori ricerche per determinare quanto siano efficaci gli anticorpi nei bambini, la durata della protezione anticorpale e se vi sono differenze tra vaccinazioni effettuate in momenti diversi della gravidanza. “I nostri risultati si aggiungono a un elenco crescente di importanti ragioni per cui le donne dovrebbero essere consigliate sul vaccino contro Covid-19 durante la gravidanza, per l’ulteriore beneficio che il loro neonato riceva una protezione“, chiosa la ricercatrice.
Via: Wired.it
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