Completamente rosa, ricoperti da una rada peluria bianca e con gli occhi ancora chiusi. Ma non solo: appena nati, i cuccioli di panda gigante (Ailuropoda melanoleuca) sono stranamente molto più piccoli di quanto ci si aspetterebbe se si considerassero le dimensioni e il peso che raggiungono in età adulta. Il risultato: mamme giganti, dai 70 ai 100 kg, accanto a cuccioli davvero minuscoli, di appena 100 grammi. E ora, un team di ricercatori della Duke University ha cercato di capire il perché di questo enorme divario di stazza. Secondo il loro studio, appena pubblicato sul Journal of Anatomy, a differenza di quasi tutti gli altri mammiferi, lo stadio di sviluppo dei cuccioli dei panda appena nati sarebbe da considerasi prematuro. In altre parole, nascono in una fase di gestazione che considereremmo l’inizio del terzo trimestre se fossero bambini.
Il panda gigante e il suo cucciolo
Il rapporto di peso tra il cucciolo e la madre si aggira intorno a 1:900, il valore più basso tra tutti i mammiferi placentati, il cui rapporto si aggira solitamente intorno a 1:26. Per cercare di capire il perché tutti gli orsi (famiglia Ursidae), e in particolar modo quelli di panda gigante, hanno cuccioli particolarmente piccoli, i ricercatori, guidati dai biologi Peishu Li e Kathleen Smith, hanno deciso di analizzare tramite microtomografia computerizzata due dei 5 scheletri di cuccioli di panda gigante conservati allo Smithsonian’s National Zoo di Washington. Successivamente, gli scienziati hanno anche analizzato gli scheletri di cuccioli di altri mammiferi, come i grizzly (Ursus arctos), i bradipi (Melursus ursinus), gli orsi polari (U. maritimus), i panda rossi (Ailurus fulgens), i coati (Nasua narica), i licaoni (Lycaon pictus), le volpi artiche (Vulpes lagopus) e i cani domestici (Canis familiaris).
I ricercatori hanno poi sviluppato modelli 3D di tutti gli scheletri e li hanno studiati nel dettaglio per verificare lo stadio dello sviluppo di ciascuno, e in particolare il livello di crescita ossea, se i denti avevano iniziato a formarsi e il grado di fusione delle placche del cranio. Dal confronto dei dati, hanno scoperto che gli scheletri dei cuccioli di orso erano sviluppati proprio come quelli degli altri animali. Ciò, spiegano i ricercatori, suggerisce che i cuccioli di orso non nascano prematuramente.
Un divario ancora inspiegabile
Qualcuno però fa eccezione: i cuccioli di panda gigante. Le loro ossa, infatti, assomigliavano a quelle del feto di altre specie di orsi nati prematuramente. “Sarebbe come un feto umano di 28 settimane”, ossia all’inizio del terzo trimestre, commenta Smith, spiegando che sebbene seguano lo stesso modello e i ritmi di sviluppo degli altri mammiferi, i cuccioli di panda nascono prima del tempo. “Sono fondamentalmente poco pronti”.
La ragione? Alcuni esperti hanno ipotizzato che sia da collegarsi a un periodo simile al letargo, o a una dieta erbivora o, ancora, a un ritardo nell’impianto nell’utero o all’evoluzione recente di grandi dimensioni nell’esemplare adulto, scrivono gli autori. La verità è che ancora le ragioni non sono chiare. “Abbiamo bisogno di maggiori informazioni sulla loro ecologia e riproduzione in natura e potremmo non avere molto tempo a causa del rischio di estinzione del panda gigante”, ha concluso Smith. “Ma questo studio ci avvicina a un passo dalla risposta”.
Riferimenti: Journal of Anatomy