Cuore di coccodrillo

Per arrivare nello stomaco di un alligatore bisogna passare per il suo cuore, attraverso l’aorta sinistra. A spiegare questo strano sistema di circolazione è stato uno studio condotto dallo zoologo Farmer e i suoi colleghi dell’Università dell’Utah a Salt Lake City, negli Stati Uniti. La strana via che segue il sangue sarebbe dovuta alla maggiore richiesta del rettile di anidride carbonica in seguito a lauti pasti. Per accelerare la produzione di succhi gastrici, infatti, il sangue non ossigenato scavalca il consueto passaggio per i polmoni e trasporta anidride carbonica direttamente nello stomaco, facilitando la produzione di acidi e favorendo la digestione. Lo studio verrà pubblicato sul prossimo numero della rivista Physiological and Biochemical Zoology.

Il cuore di coccodrilli e alligatori, diviso come il nostro in quattro parti, è molto simile a quello dei mammiferi e la circolazione segue lo stesso percorso degli altri organismi superiori. Infatti, il sangue ricco di anidride carbonica giunge al cuore dopo aver irrorato i tessuti, viene ossigenato passando per i polmoni, e riprende il normale cammino per arrivare a tutti i tessuti del corpo. Gli scienziati americani, però, hanno constatato attraverso due esperimenti che ci sono delle eccezioni a questo percorso. Mettendo delle sonde nelle vicinanze dell’aorta sinistra, gli zoologi hanno visto come gli alligatori, dopo aver mangiato, mandino più sangue “sporco” nello stomaco. Proseguendo lo studio su altri nove rettili trattati chirurgicamente per impedire il flusso extra di sangue allo stomaco, Farmer e colleghi hanno osservato una maggiore produzione di succhi gastrici negli animali non operati. Il meccanismo, secondo gli zoologi, servirebbe anche a favorire la digestione in condizioni di temperature più basse, visto che i rettili, notriamente a sangue freddo, hanno bisogno di temperature più alte per attivare il metabolismo. (s.m.)

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