Deserti polari abitati

I deserti polari non sono poi così deserti. Charles Cockell del British Antarctic Survey insieme al suo collega Dale Stokes dello Scripps Institution of Oceanography della California, hanno trovato inaspettate forme di vita su entrambi i poli del globo terrestre. Sotto i sassi si annidano, infatti, numerose popolazioni di microbi, nello specifico cyanobacteria, una tipologia di batteri che normalmente vivano grazie alla fotosintesi. Il 95 per cento del campione di sassi analizzati presentava colonie di cyanobacteria. Secondo i ricercatori, che hanno pubblicato i loro risultati su Nature, questa apparente anomalia è così spiegabile: come i licheni e muschi tipici dei poli anche la cyanobacteria riesce ad accumulare molta energia solare quando è disponibile, e inoltre i ciclici periodi di gelo e disgelo lasciano sui sassi fessure che diventano habitat ottimali per i batteri. Le fessure riescono a trattenere l’acqua, elemento cardine per la vita, che altrimenti sarebbe spazzata via dai forti venti. Secondo gli stessi ricercatori, anche un evento eccezionale, come la caduta di meteoriti, dopo l’impatto devastante, può essere un’ottima fucina di vita. In uno studio precedente hanno dimostrato che in zone dove sono presenti crateri causati dalla caduta di meteoriti, la densità di cyanobacteria è molto più elevata che nelle zone adiacenti. Le cause di ciò possono ritrovarsi nell’elevata temperatura dell’asteroide. Tale temperatura da una parte, fa evaporare i minerali più volatili dalle pietre, così che i sassi presenteranno delle fessure dove si potranno annidare i batteri. Dall’altra parte l’innalzamento della temperatura creerà per millenni un habitat più idoneo alla vita. (b.s.)

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here