Diagnosi di morte per Oetzi

Una lesione vascolare sotto la clavicola. È questa la causa che ha provocato la morte di Otzi, l’individuo del tardo Neolitico rinvenuto nel 1991 in un ghiacciaio alpino al confine fra l’Italia e la valle del Tirolo austriaco Ötztal. A stabilirlo è uno studio condotto dai ricercatori dell’Istituto di anatomia dell’Università di Zurigo, del Museo archeologico dell’Alto Adige (Bolzano) e del dipartimento di radiologia dell’ospedale di Bolzano, e pubblicato online su Journal of Archaeological Science.

Già nel 2001 una radiografia condotta sui resti della mummia aveva rilevato la presenza della punta di una freccia conficcata nella scapola di Otzi. Ma non tutti gli esperti erano concordi nel sostenere che la causa della morte dell’uomo venuto dal ghiaccio fosse stata il dissanguamento. Ora l’analisi dei ricercatori, svolta attraverso le moderne tecniche della tomografia computerizzata a raggi X, sembra ridare sostanza a questa teoria. Le immagini, infatti, indicano una lesione a livello dell’arteria succlavia sinistra, posta sotto la clavicola, e mostrano anche un grande ematoma nel tessuto circostante alla ferita.

In base ai dati in possesso sulla sopravvivenza a questo tipo di lesioni, gli scienziati ritengono che dal momento del ferimento Otzi sia morto in un breve lasso di tempo. “Trovare la prova di una lesione vascolare in un corpo di migliaia di anni fa è qualcosa di unico e ci ha aiutati a determinare la causa della morte senza svolgere un’autopsia distruttiva. Ora cercheremo di investigare le circostanze che hanno provocato questa fine improvvisa”, ha spiegato Frank Ruhli dell’Università di Zurigo, che ha guidato il gruppo di ricerca. (r.p.)

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