La principessa Maria Bonaparte credeva che la distanza tra il clitoride e la vagina influenzasse la capacità di una donna di arrivare all‘orgasmo durante un rapporto sessuale. Le sue pubblicazioni in materia, sebbene sotto pseudonimo, furono le prime sulle dimensioni e l’anatomia dei genitali femminili. Oggi, quasi un secolo dopo, ad occuparsi delle dimensioni della vagina è uno studio appena pubblicato su Bjog, a firma di alcuni autori desiderosi di far chiarezza su cosa si intendesse come vagina normale. Perché, spiegano, pochi sono gli studi che hanno affrontato il tema di quali fossero le dimensioni normali della vagina (analogamente a quanto fatto in passato per il pene). Non esistono, in altre parole, standard universali per definire una vagina nella norma. Di fatto perché, spiegano gli stessi ricercatori, una vagina che possa dirsi “normale” non esistono criteri assoluti, che valgano per tutti. Ma andiamo con ordine.
La raccolta dei dati
I ricercatori, un team che arriva dal Cantonal Hospital di Lucerna (Svizzera), hanno raccolto un gran numero di dati, come mai fatto in precedenza, spiegano. Nel dettaglio sono state registrate le dimensioni, in maniera standardizzata, di 657 donne caucasiche di età compresa tra i 18 e gli 84 anni, di diverso peso e altezza, alcune senza figli, altre con parti naturali o cesarei. Tra i parametri analizzati figurano la misura del glande del clitoride, la lunghezza dell’introito vaginale, quella del perineo e le dimensioni delle grandi e piccole labbra.
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Mettendo insieme i dati, sia quelli relativi alle misurazioni effettuate che alla informazioni più generali delle donne che hanno partecipato allo studio, gli scienziati hanno portato alla luce alcune associazioni. Per esempio hanno scoperto che esiste una correlazione positiva tra l’indice di massa corporea (IMC) e la lunghezza di introito vaginale e delle grandi labbra ma anche che l’IMC è correlato negativamente con la lunghezza e larghezza delle piccole labbra e la lunghezza del clitoride. O ancora: la lunghezza delle piccole labbra e del perineo è inversamente correlata con l’età. Cosa significa tutto questo?
Impossibile stabilire le dimensioni normali di una vagina
Significa, per esempio, che stabilire delle soglie fisse riguardo le dimensioni e l’anatomia della vulva da utilizzare per diagnosi di disturbi vulvari è quanto meno “inappropriato”, scrivono i ricercatori, e che un ruolo importante lo hanno le variabilità individuali. Non esiste, sotto questo aspetto una vagina normale in assoluto. Considerazioni che andrebbero fatte anche fuori l’ambito strettamente medico, per esempio in quello della chirurgia plastica, campo in cui le dimensioni e l’aspetto della vagina guidano consulenze e richieste di interventi (come quello per la riduzione delle labbra).
Quali sono le dimensioni normali del pene?
La speranza, concludono gli autori del paper, è che studi analoghi vengano condotti anche per altre etnie. Quanto fatto, continuano, rappresenta un tentativo di tracciare le caratteristiche di una vulva normale, per classi ed età; insieme ai dati provenienti da pazienti con patologie vulvari potrebbe portare a definire linee guida di intervento internazionali, con degli standard utili per la chirurgia estetica ginecologica.
Riferimenti: Bjog