Dove il ghiaccio inghiotte i laghi

L’acqua è in grado di penetrare sotto la superficie delle calotte glaciali e di accelerarne il movimento verso il mare. È quanto è emerso dagli studi condotti in Groenlandia da Sarah Das dell’Istituto Oceanografico di Woods Hole del Maine, e Ian Joughin dell’Università di Washington. I due ricercatori hanno osservato che l’acqua di numerosi laghi dell’isola, prodotti dallo scioglimento dei ghiacci durante l’estate, apre enormi canali attraverso strati di ghiaccio spessi anche diversi chilometri.

I due ricercatori hanno potuto assistere all’affascinante spettacolo del prosciugamento totale di un lago di quasi sei chilometri quadrati in meno di 24 ore: la velocità di assorbimento dell’acqua è risultata superiore alla velocità di caduta delle cascate del Niagara. I sensori hanno rilevato che l’acqua aveva scavato nel ghiaccio per ben 980 metri ed era giunta fino al letto della calotta. Come conseguenza, la velocità  di spostamento della massa ghiacciata verso la costa era quasi raddoppiata.

“L’acqua dei laghi che si formano a seguito del disgelo estivo riesce davvero a fendere il  ghiaccio” ha spiegato Das, “e quando le fenditure diventano abbastanza profonde, il peso e la densità dell’acqua determinano una progressiva spaccatura del ghiaccio, formando una specie di condotto che può raggiungere la base della calotta. Ed è lì che l’acqua, fungendo da lubrificante, riduce la frizione  e consente alla calotta di fluttuare più velocemente” (Qui il link al video).

Das, Joughin e il loro team hanno pubblicato il risultato dei loro lavori sua Science e la prossima estate torneranno in Groenlandia per prendere parte al progetto Polar Discovery, un vero e proprio diario di viaggio on line che permetterà a chiunque di osservare i progressi delle loro ricerche attraverso foto, articoli e altro materiale, e in cui si potrà comunicare via forum e via satellite con gli stessi ricercatori. (ga.c.)

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