Sarebbe nata dall’impatto della Terra con un pianeta della grandezza più o meno di Marte, e avrebbe preso i caratteri (la composizione chimica) un po’ dell’uno e un po’ dell’altro. Come quando nasce un bambino: il 50% dei geni arrivano dal papà, gli altri dalla mamma. E anche se nel caso della Luna le proporzioni sembrerebbero leggermente variate (con un contributo terrestre maggiore di quello del pianeta che l’avrebbe colpita), l’ereditarietà dei caratteri dovrebbe funzionare anche per il nostro satellite.
Infatti se è vero che la Luna si è formata in seguito al materiale rilasciato dall’impatto gigante della Terra con un altro pianeta dovrebbe somigliare a entrambi. Eppure a guardarla bene sembrerebbe aver preso tutto da mamma Terra. È quanto sostiene un gruppo di ricercatori guidati da Junjun Zhang della University of Chicago in uno studio pubblicato su Nature Geoscience che mette in discussione la principale teoria sulla formazione del nostro satellite.
Tutto nasce dallo studio dei campioni lunari riportati a Terra dalle missioni Apollo, come riporta Nature News. Analizzando con la spettrometria di massa la composizione chimica delle rocce lunari, infatti, gli scienziati hanno osservato come il rapporto isotopico tra il titanio 50 e il titanio 47 sia lo stesso di quello del mantello terrestre. Un dato che, se aggiunto a quello già disponibile riguardo la composizione isotopica dell’ossigeno lunare (identica a quella terrestre), sembrerebbe suggerire che la Luna abbia ereditato solo caratteristiche terrestri. Quasi come si fosse originata solo dal nostro pianeta appunto, senza alcun contributo esterno.
La composizione isotopica di un elemento è infatti come un’impronta distintiva per ogni oggetto celeste, così che la Terra ne ha una propria per ossigeno, titanio e gli altri elementi, diversa da quella di un altro pianeta o di un meteorite, come riporta Science. Nel caso della Luna però i dati, prima quelli per l’ossigeno e ora quelli per il titanio, dimostrerebbero che il nostro satellite ha solo le impronte della Terra. E questo crea non pochi problemi alla teoria dell’impatto gigante, solo in parte giustificabili.
Per quel che riguarda l’ossigeno, infatti, l’ipotesi di una collisione è comunque compatibile con la composizione isotopica identica tra Terra e Luna. La somiglianza si giustificherebbe perché l’ ossigeno si volatilizza facilmente, ed è probabile che sia stato scambiato tra la Terra e il materiale generato dall’impatto, da cui sarebbe poi nata la Luna. Ma lo stesso discorso non sembrerebbe invece valere per il titanio, che ha un alto punto di ebollizione. Il che significherebbe rivedere la teoria dell’impatto o addirittura formulare altre ipotesi riguardo la formazione della Luna.
Nel primo caso infatti, ammettendo che la Luna si sia formata più lentamente di quanto finora ipotizzato, le probabilità che il titanio sia stato scambiato tra il neonato satellite e la Terra sarebbero maggiori, e potrebbero così giustificare i dati osservati. Nel secondo caso invece bisognerebbe avvallare diverse ipotesi di formazione, come quella della fissione, secondo cui il satellite si sarebbe formato solo dalla Terra, per distacco di materiale rilasciato come conseguenza della prevalenza della forza centrifuga su quella gravitazionale.
via wired.it
Credit immagine APOD/NASA