E il Tg lo guardo sul cellulare

    Dopo Tacs e Gsm, ecco arrivare l’Umts. Ma l’ennesima sigla della telefonia mobile potrebbe rappresentare una vera rivoluzione delle comunicazioni: in un solo oggetto portatile saranno concentrati la tv, il terminale Internet, l’hi-fi e naturalmente il telefono. Tutto grazie a una nuova tecnologia di trasmissione che non si avvarrà solo delle due frequenze ora usate dai telefoni Gsm (i 900 e i 1800 megahertz), ma di un’intera banda compresa tra i 1885 e i 2025 megahertz. Proprio le trasmissioni a larga banda permetteranno ai telefonini del futuro di scambiarsi dati a velocità 200 volte superiori a quelle dei Gsm: 2 milioni di bit al secondo contro i 9600 bit al secondo di oggi. Con velocità del genere il telefono cellulare potrà trasformarsi in terminale multimediale. Oltre alla voce, riceverà filmati e file musicali in formato mp3, navigherà in Internet, permetterà la partecipazione a videoconferenze.

    Uno scenario quasi fantascientifico, ma che invece si concretizzerà tra soli due anni. Lo Universal Mobile Telecommunications System (Umts) sbarcherà in Europa nel 2002, prima affiancando e poi sostituendo il caro vecchio Gsm. I gestori di telefonia mobile e i produttori sono già al lavoro. L’Umts infatti aprirà un nuovo e ricco mercato che nessuno vuol lasciarsi sfuggire. In Italia il ministero delle Comunicazioni ha messo in palio cinque licenze che verranno assegnate entro l’estate. Si è subito scatenata la gara, anche se partono favorite le quattro aziende che ora gestiscono le reti Gsm (Tim, Omnitel, Wind e Blu). Per il quinto posto si stanno organizzando consorzi pronti a investire almeno 6mila miliardi pur di poter partecipare all’affare. In effetti la torta da spartire è quanto mai ghiotta. E’ stato calcolato che il quinto gestore già nel primo anno avrà 600 mila abbonati, un successo annunciato che porterebbe la fortunata azienda a rivalutarsi di quasi 15mila miliardi.Il boom dell’Umts potrebbe avere un ritorno anche per lo Stato. Le cinque licenze (e le relative bande di frequenza) potrebbero essere vendute per cifre con dodici zeri, come è già successo in Gran Bretagna. Inoltre l’installazione delle nuove reti, la produzione di contenuti multimediali e la costruzione degli apparecchi idonei a riceverli potrebbero rappresentare un’ottima arma contro la disoccupazione. Il ministero delle Comunicazioni ha stimato che in Italia saranno 300mila i nuovi posti di lavoro legati all’Umts.

    Chi pensava che il mercato dei cellulari fosse prossimo alla saturazione si sbagliava di grosso. Qualche tempo fa l’Umts forum (http://www.umts-forum.org), un’organizzazione che raccoglie i maggiori protagonisti della telefonia mobile mondiale, ha commissionato uno studio sulla diffusione futura dei telefonini. I risultati parlano di una crescita inarrestabile fino al 2010, soprattutto nel sud est asiatico, in nord America e in Europa. Nel Vecchio continente, in particolare, i telefoni cellulari in circolazione nel 2005 saranno 200 milioni. Di questi, 32 milioni saranno in grado di ricevere e trasmettere contenuti multimediali. Ecco perché tutti i maggiori produttori stanno progettando i telefoni di terza generazione. Ma come saranno fatti questi concentrati di tecnologia?

    Tutte le indagini di mercato sottolineano che le persone vogliono telefoni non troppo diversi da quelli attuali: portatili, leggeri e facili da usare. A partire sta questi input i maghi del design stanno studiando come incastrare in un unico oggetto display a colori ad alta definizione, videocamere e lettori mp3. La tecnologia necessaria per la miniaturizzazione esiste già, qualche problema potrebbe essere rappresentato dal prezzo. Uno schermo a colori per ora costa più di quanto dovrebbe costare l’intero telefono. Ma gli esperti di marketing sono sicuri che appena le richieste di terminali aumenteranno il prezzo crollerà e diventerà accessibile a tutti.

    Con le nuove possibilità offerte dall’Umts la fantasia dei progettisti non ha più limiti. Per alcuni il telefono del futuro avrà tre soli tasti per la navigazione in Internet, mentre tutti gli altri comandi (compresi i numeri di telefono) si daranno a voce. Per altri il cuore del telefono sarà un touch screen, uno schermo sensibile sfiorando il quale si potrà accedere a tutti i servizi. Ma probabilmente, come è successo per i Gsm, i telefoni Umts finiranno per assomigliarsi tutti, indipendente dalle marche. Da quel momento saranno i contenuti e i servizi online a fare la differenza.

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