A meno di una settimana dall’assegnazione del premio Nobel per la fisica, il condensato di Bose-Einstein torna a far parlare di sé. Un gruppo di ricercatori italiani dell’Istituto Nazionale di Fisica della Materia presso il Lens (European Laboratory for Non-Linear Spectroscopy) di Firenze ha infatti prodotto per la prima volta un condensato di Bose-Einstein di atomi di potassio-41. Finora questo stato “estremo” della materia – in cui vengono costretti alcuni gas a temperature bassissime – era stato realizzato solo con atomi di rubidio e sodio. I ricercatori italiani, che hanno pubblicato il loro studio su Science, hanno utilizzato una nuova tecnica che consiste nel raffreddare il campione di atomi tramite contatto termico con atomi di rubidio in una trappola magnetica. Proprio la facilità di manipolazione laser e di raffreddamento di quest’ultimo elemento permette di superare le difficoltà intrinseche del potassio e di raggiungere quindi temperature vicine allo zero assoluto, quelle a cui si forma appunto il condensato. Un principio che in futuro potrà essere applicato al raffreddamento di diverse specie atomiche e molecolari e che, nel caso del potassio, potrebbe rivelarsi un metodo efficace per raffreddare l’isotopo fermionico (potassio-40) ben al di sotto della temperatura di Fermi. (l.g.)