E la Stazione spaziale riprese quota

Dopo tre giorni, otto ore e un minuto di lavoro, gli astronauti dello shuttle Atlantis hanno chiuso i portelloni della Stazione Spaziale Internazionale e hanno potuto brindare alla riuscita della missione. Il compito più delicato, svolto dagli astronauti Jim Halsell e Phil Scott Horowitz, è stato quello di riportare la base nella sua orbita ottimale. Infatti, come la maggior parte dei satelliti, anch’essa perdeva quota, a causa dell’attrazione esercitata dall’atmosfera terrestre. In particolare, la stazione – alla cui costruzione hanno partecipato Usa, Canada, Europa e Giappone – scendeva di due chilometri e mezzo a settimana e, senza la correzione effettuata dagli astronauti, sarebbe precipitata sulla Terra entro la fine del 2000. Usando i razzi dello shuttle, Halsell e Horowitz hanno allora portato la base 43 chilometri più in alto. Sono state anche sostituite quattro delle sei batterie solari che davano energia alla struttura e sono state installate le attrezzature che serviranno ai futuri equipaggi permanenti (vestiti, utensili e allarmi antincendio). Con una “passeggiata spaziale” di sei ore e 44 minuti, gli astronauti Jeff Williams e Jim Voss hanno inoltre installato una nuova antenna per le comunicazioni. La stazione dovrebbe essere terminata nel 2005, per una spesa totale di 130 mila miliardi di lire: l’area abitabile sarà uguale a quella di un aereo Boeing 747. (v.cam.)

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