Una manciata di polvere verdastra: si presenta così il primo campione di roccia frantumanta ottenuta dal trapano montato su Curiosity, il rover che da agosto si trova su Marte. Si tratta della prima volta in assoluto, scrivono dalla Nasa rilasciando le immagini dell’impresa, che si riesce ad ottenere un campione di roccia prelevato dall’interno di un altro pianeta.
Una tappa importante quindi da ricordare nel calendario delle attività marziane del rover, come spiega Scott McCloskey del Jpl, ingegnere che ha curato il sistema di perforazione di Curiosity: “Avere la conferma finale del successo delle attività di perforazione è incredibilmente gratificante. Per il team che cura i campionamenti quanto ottenuto è entusiasmante quanto le sensazioni provate dal gruppo dell’atterraggio del rover subito dopo che Curiosity ha messo piede con successo su Marte“.
Dopo le attività di perforazione, la roccia è stata trasferita in una sorta di cassettino e quindi fotografata dalla Mast Camera. Il successo nel campionamento rappresenta però solo un primo passo: la polvere verrà ora setacciata e trasferita agli strumenti del CheMin (Chemistry and Mineralogy) e del Sam (Sample Analysis at Mars) per le analisi chimiche e mineralogiche. Infatti la roccia polverizzata, che proviene da un sito piano, a grana fine, è stata selezionata dal team di Curiosity perché si ritiene che possa celare informazioni su un passato umido di Marte.
Riferimenti: Nasa
Credits immagine: NASA/JPL-Caltech/MSSS