Edilizia ecofriendly con le fibre di basalto

    Sfruttare i derivati delle rocce impermeabili vulcaniche per realizzare edifici in cemento armato. E’ l’idea del Laboratorio di Tecnologie dei Materiali del Centro ENEA di Trisaia (MT) per ridurre i consumi energetici e sviluppare un’edilizia a basso impatto ambientale. I ricercatori lucani, in collaborazione con le Università di Cosenza e Palermo, hanno appena concluso i primi test sperimentali sull’impiego delle fibre di basalto nel calcestruzzo, al posto dell’acciaio.   

    “Le barre in acciaio e quelle contenenti fibre di basalto hanno proprietà meccaniche del tutto comparabili”, spiega Piero De Fazio, responsabile del Progetto Basalto dell’ENEA di Trisaia. “Tuttavia le seconde sono superiori alle altre fibre in termini di stabilità al calore, proprietà di isolamento termico e sonoro, durabilità e resistenza alle vibrazioni e alla corrosione”.  

    A vantaggio dell’uso fibre di basalto c’è poi anche un altro fattore: il basso impatto ambientale. Per lavorare questo materiale, infatti, serve meno energia di quella necessaria per l’acciaio, il che comporta anche una minore emissione di anidride carbonica in fase di produzione. Secondo il calcoli dei ricercatori, se si sostituisse con il basalto il 5 per cento dell’acciaio usato nell’edilizia in un anno (25 milioni di tonnellate), si avrebbe un risparmio energetico pari a a quello di una centrale da 500 MW attiva per 8000 ore all’anno (con un risparmio di 3.919.417 Mwh/anno) e si emetterebbero 700mila tonnellate in meno di CO2 nell’atmosfera.

    Senza contare che il basalto non comporta alcun tipo di problema di smaltimento: “Normalmente, lo smaltimento in discarica delle costruzioni edili in calcestruzzo-acciaio necessita di una separazione preliminare dell’armatura metallica dalla parte cementizia per il riciclo”, continua De Fazio. “Con l’utilizzo dei rinforzi in fibra di basalto, invece, non è più indispensabile ricorrere alla separazione dei due componenti prima di riciclare i materiali”. Il che comporterebbe anche un risparmio dal punto di vista economico.

    Riferimenti: Enea

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