Il 2023 ha regalato diverse emozioni agli appassionati del cielo e il nuovo anno non sembra voler essere da meno. Per godersi al meglio gli spettacoli celesti di questo 2024, come sempre, è bene organizzarsi in anticipo, per trovare il luogo perfetto dove gustarsi il firmamento notturno, con un vasto orizzonte aperto e al riparo dall’inquinamento luminoso delle città. O perché no, organizzando magari un bel viaggio nei paesi in cui i cieli regaleranno gli spettacoli più mozzafiato. Per aiutarvi, ecco una breve lista degli eventi astronomici da non perdere nel 2024.
Sciami meteorici
Il primo appuntamento dell’anno in realtà è appena finito: lo sciame meteorico delle quadrantidi, attivo tra il 12 dicembre e il 12 gennaio, con un picco che questa volta è arrivato nella notte tra il 3 e il 4 gennaio, purtroppo alle 13.53 italiane. A seguire, sarà la volta delle Liridi, con il picco previsto tra il 22 e il 23 aprile che dovrebbe regalare circa 18 avvistamenti l’ora ai più fortunati. A maggio è quindi tempo delle Eta Aquaridi, che il 6 regaleranno circa 50 stelle cadenti l’ora. Senza citare tutti gli sciami meteorici dell’anno (troppo numerosi per non annoiarvi) possiamo concentrare l’attenzione sul più prolifico: le Geminidi che avranno il loro picco il prossimo 14-15 dicembre, concludendo l’anno in bellezza con punte di 150 stelle cadenti l’ora. E con un anno d’anticipo, c’è tutto il tempo per farsi trovare pronti per l’appuntamento.
Tornano le Quadrantidi: ecco quando vederle
Eclissi di Sole
Per i più fortunati, il 2024 sarà certamente un anno da ricordare, visto che un’eclissi di Sole totale è un evento che si può sperare di vedere al più una volta nella vita. La notte dell’8 aprile arriverà uno di questi momenti. Ma sfortunatamente per noi, il fenomeno non sarà visibile dall’Italia. In America, gli abitanti di alcuni stati come Texas e Maine riusciranno a godere del pacchetto completo, la luna che copre il Sole fino a oscurarlo completamente, lasciando per diversi minuti gli osservatori nel buio più totale. Per molti altri, in una striscia di pianeta che attraversa il Nord America per arrivare fino all’Irlanda, l’eclissi sarà solo parziale, ma regalerà comunque uno spettacolo unico ed emozionante. Nel resto d’Europa purtroppo questa volta non vedremo nulla di particolare. Gli Stati Uniti comunque non sono poi così distanti, e per i più appassionati non dovrebbe essere difficile organizzare una visita nei giorni dell’eclissi. Gli altri, invece, possono consolarsi con la consapevolezza che non ci sarà da attendere poi molto per la prossima eclissi visibile dal nostro paese: il 29 marzo 2025 e ancora meglio il 2 agosto 2027 un’eclissi parziale sarà visibile su tutta la penisola, con punte di oscurità che raggiungeranno nel secondo caso anche il 90%.
Le superlune
Per quanto affascinanti, di norma le superlune non sono un evento poi tanto raro. In un anno normale ci si può aspettare di vederne almeno 3 o 4, ma in questo 2024 saranno molte meno: appena due, e quindi è il caso di non farsi cogliere impreparati, col rischio di perdersene qualcuna. Prima delle date, un minimi ripasso. Con il termine superluna ci si riferisce alla coincidenza di una luna piena con il perigeo lunare, ovvero il momento in cui il nostro satellite si trova nel punto di minima distanza dalla Terra. L’orbita della Luna non è infatti perfettamente regolare, e la porta a oscillare tra i 356mila e i 410mila chilometri di distanza dal nostro pianeta. Se la luna piena avviene quando si trova più vicina alla Terra, l’effetto è un aumento delle sue dimensioni apparenti che qualcuno calcola raggiunga il 14% di larghezza in più e il 30% di luminosità extra (ma c’è anche chi assicura che in realtà non si dovrebbero cogliere differenze apprezzabili, visto che sono molto più lo sfondo su cui la guardiamo e l’altezza sull’orizzonte a determinare quanto ci appare grande la Luna).
Al netto degli scetticismi, una superluna è sicuramente l’occasione perfetta per dedicarsi all’osservazione del nostro satellite. Cercando di farsi trovare pronti nel momento in cui sorge nel cielo notturno, che corrisponde a quello in cui la Luna tende ad apparire più grande agli occhi degli esseri umani. C’è tempo per organizzarsi, comunque, visto che entrambe le superlune di quest’anno arriveranno in autunno. La prima è prevista per la notte del prossimo 18 settembre, la seconda il 17 ottobre.
Saturno
L’8 settembre arriverà anche un altro appuntamento da non perdere: quello con Saturno. Il pianeta sarà infatti in opposizione, cioè dal lato opposto del sole rispetto alla Terra. Questo vuol dire anche che sarà nel punto di distanza minimo dal nostro pianeta, l’occasione migliore per osservarlo. Lontano dalle luci cittadine, e con un cielo sufficientemente terso, dovrebbe essere possibile vederlo persino ad occhi nudi, come una stella particolarmente luminosa. Ma ovviamente è per chi si armerà di telescopio che Saturno regalerà una vista davvero mozzafiato, con tanto di anelli, visibili se si utilizza un dispositivo (telescopio o binocolo) capace di raggiungere almeno i 30 ingrandimenti.
Una cometa
La cometa Pons-Brooks è nota dal 1812, e in passato c’è chi l’ha paragonata al Millennium Falcon di Han Solo, per via di due corna frontali visibili in alcune delle foto che le sono state scattate. La sua orbita la porta a tornare nei pressi del nostro pianeta ogni 71 anni, e quindi il 2024 sarà un’occasione da non perdere per osservarla da vicino. Il 2 giugno passerà ad “appena” 232 milioni di chilometri di distanza dalla Terra, nel punto di minor distanza dal nostro pianeta. Gli esperti però prevedono che la massima luminosità nel cielo potrebbe raggiungerla molto prima, intorno alla fine di marzo, e quindi per gli interessati è bene iniziare a tenere d’occhio i cieli già tra un paio di mesi, perché dai primi di aprile la vicinanza con il Sole oscurerà progressivamente la cometa. Per i fortunati che si troveranno negli Stati Uniti l’8 aprile, però, arriverà un’ultima occasione per godersi la cometa Pons-Brooks: durante l’eclissi solare totale, infatti, dovrebbe tornare perfettamente visibile nel cielo, e in pieno giorno!
via Wired.it
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