Alzi la mano chi non ricorda la storia sulla cacca e gli unicorni. Piccolo riassunto per gli assenti: poco più di un anno fa sui social diventava molto popolare un video che pubblicizzava l’uso di uno sgabello per defecare, che aveva il merito di rendere, secondo i suoi ideatori, tutto più naturale. Grazie allo sgabello in sostanza verrebbe facilitata l’espulsione delle feci perché la posizione rende il canale di evacuazione più lineare, riducendo così il rischio di sforzi, emorroidi e stitichezza. Tutto vero o si tratta solo una trovata pubblicitaria? Secondo uno studio pubblicato su Journal of Clinical Gastroenterology uno sgabello per fare la cacca effettivamente potrebbe aiutare.
Fare la cacca contronatura, una vecchia questione
Video virali a parti la questione è vecchia e mescola rivendicazioni di architetti e studi secondo cui stare accovacciati sul water – come si sta con uno sgabello sotto i piedi o in un bagno alla turca, per esempio – o seduti, come siamo più abituati a fare, avrebbe effetti diversi sulla facilità di evacuazione e sulla possibilità di soffrire di emorroidi o stitichezza. Tutto ruoterebbe intorno alla posizione del muscolo puborettale e all’angolo retto-anale. In quella accovacciata il muscolo puborettale (che possiamo controllare e controlliamo durante la defecazione) si posiziona in modo da favorire una linearizzazione del retto e rendendo più facile in sostanza fare la cacca. Il contrario accade quando si sta seduti: il retto si piega e questo complica i movimenti intestinali.
Meno tempo in bagno con lo sgabello
Nello studio su Journal of Clinical Gastroenterology gli scienziati hanno riaffrontato la questione in cerca di conferme, osservando che effetto avesse fare la cacca senza o con sgabello su un gruppo di 52 volontari. Per capirlo i ricercatori hanno monitorato incidenza dei movimenti intestinali, sforzo e sensazione di svuotamento riferita dai partecipanti nel corso di 4 settimane, le prime due senza l’ausilio dello sgabello, le seconde con (lo sgabello utilizzato ero lo stesso protagonista del video con gli unicorni). Alla fine del periodo di prova l’uso dello sgabello riduceva gli sforzi e aumentava la sensazione di svuotamento intestinale, ottimizzando i tempi per andare in bagno.
Un possibile rimedio contro la stitichezza
“Parlare dei propri movimenti intestinali e della propria stitichezza non è facile e non sono molte le persone che infatti riescono a farlo”, ha raccontato Rachel Shepherd, terapista dell’Ohio State University Wexner Medical Center, terapista specializzata nel trattamento di disordini del pavimento pelvico: “Ma se esiste una soluzione semplice come cambiare la posizione sul water con l’aiuto di uno sgabello chiunque potrebbe adottarla”. Un’opzione non farmacologica, concludono gli autori, che potrebbe tornar utile a chi con le sedute al water ha qualche problema, dalla stitichezza alla sensazione di non esser riuscito a svuotare completamente l’intestino.
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Anche se, secondo alcuni esperti, la soluzione dello sgabello non andrebbe considerata una panacea per i problemi di stitichezza. La stessa defecazione è piuttosto un gioco di equilibri, in cui oltre alla posizione, accovacciata o seduta, conta anche il controllo sui muscoli addominali, più difficile con le ginocchia piegate.
Riferimenti: Journal of Clinical Gastroenterology