Farmaci, conoscete tutti i rischi connessi alla guida?

drugs
(Foto via Pixabay)

I farmaci sono indispensabili per la cura di molte patologie, ma in alcuni casi possono influenzare i riflessi e la concentrazione interferendo in maniera negativa con le funzioni che sovrintendono alla guida, proprio come avviene per l’alcol. A sollevare il problema, oggi, è uno studio pubblicato sul Journal of Studies on Alcohol and Drugs che ha affrontato per la prima volta questo delicato argomento strettamente legato alla sicurezza stradale.

I medicinali in grado di compromettere le capacità psicomotorie sono numerosi e diversi sono i meccanismi con cui causano effetti indesiderati come cali di concentrazione, sonnolenza e vertigini. Ma buona parte dei conducenti che assume sostanze capaci di alterare l’attività mentale (dette psicotrope), rilasciate sotto prescrizione medica, dimostra una bassa consapevolezza sugli effetti e i conseguenti rischi associati alla guida di veicoli, raccontano oggi i ricercatori.

La ricerca è stata condotta utilizzando i dati estratti dal National Roadside Survey, una grossa indagine (aggiornata nel 2014) che ha come scopo quello di stimare la tendenza alla guida in stato di ebrezza e sotto l’effetto di droghe sulle strade dell’intero territorio statunitense. I dati provengono da oltre 7000 guidatori, scelti casualmente in 60 città, che hanno risposto a domande riguardanti l’uso di droga e di medicinali rilasciati con prescrizione medica. Quasi il 20% degli intervistati ha dichiarato di aver recentemente utilizzato almeno un farmaco che potesse compromettere le capacità di condurre un veicolo. Non tutti però erano a conoscenza dei possibili effetti indesiderati del medicinale, nonostante le numerose possibilità di ricevere avvertimenti, da parte di medici, farmacisti o semplicemente dalle etichetta e fogli illustrativi dei farmaci stessi.

La percentuale degli intervistati che ha dichiarato di essere consapevole delle controindicazioni dei farmaci varia in base al tipo di medicinale: sedativi (86%), narcotici (85%), antidepressivi (63%) e stimolanti (58%). Un altro dato mostra che la percezione dei rischi associati alla guida è maggiore nel caso di utilizzo di sostanze quali sonniferi, morfina, codeina, anfetamine e rilassanti muscolari. I farmaci per il disturbo da deficit di attenzione/iperattività (ADHD) sono invece considerati dai guidatori meno influenti nel determinare incidenti e nell’incombere in sanzioni penali per la guida sotto effetto di droghe.

“Siamo rimasti molto sorpresi che il nostro sia il primo studio a trattare questo argomento” ha commentato Robin Pollini, autrice principale della ricerca. Il ricercatore ha aggiunto che si tratta di un’area di interesse poco studiata, nonostante la prescrizione di farmaci potenzialmente pericolosi per la guida sia in costante aumento. Sebbene non sia chiaro se i partecipanti allo studio non abbiano effettivamente ricevuto informazioni sulle controindicazioni dei farmaci, oppure se in alcuni casi le abbiano ignorate o dimenticate, questo studio può essere il punto di partenza per ulteriori approfondimenti.

Secondo il ricercatore Benedikt Fischer e il suo team, che hanno commentato lo studio in un editoriale, potrebbe non essere sufficiente aumentare le avvertenze sui farmaci per ridurre la guida sotto effetto di sostanze psicotrope. Come per il problema dell’alcol, solo misure più drastiche – maggiori controlli stradali, test sulla droga, sospensione delle patenti, multe e aumenti dei premi assicurativi – hanno il potenziale di cambiare il comportamento dei guidatori.

Riferimenti: Journal of Studies on Alcohol and Drugs; Journal of Studies on Alcohol and Drugs

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here