In seguito al terremoto di nono grado della scala Richter dello scorso 11 marzo, il Giappone sta vivendo la più grave emergenza nucleare della sua storia. Di seguito tutti gli articoli e gli aggiornamenti sul disastro e sulla crisi:
Cosa significa che Fukushima ha raggiunto Chernobyl (12/04/2011)
L’agenzia nazionale per la sicurezza nucleare ha portato a sette il livello di gravità dell’incidente. Cioè? di Caterina Visco
Fukushima, non è ancora finita (12/04/2011)
Il punto sulla situazione in Giappone. La terra non smette di tremare e salgono i livelli di radioattività intorno ai reattori. Evacuati tutti gli abitanti entro 30 km dalla centrale di Martina Saporiti
Può un’alga salvare Fukushima? (04/04/2011)
La Tepco annuncia di dover sversare acqua radioattiva nell’Oceano Pacifico, nel frattempo dalla Northwestern University arriva la notizia di un microrganismo in grado di eliminare le sostanze tossiche di Caterina Visco
Fukushima: le reazioni nucleari stanno continuando? (01/04/2001)
Gli elevati livelli di cloro 38 e i lampi di neutroni fanno pensare che nella centrale la fissione sia ancora in atto. È davvero possibile anche se i reattori sono spenti? di Martina Saporiti
Giappone: cos’è successo finora (30/03/2011)
Quanto materiale radioattivo è fuoriuscito dalla centrale di Fukushima? Uno dei noccioli si è fuso? Di chi è la colpa? E quanto si sono diffuse le radiazioni? Ecco la risposta a tutte queste domande di Martina Saporiti e Tiziana Moriconi
Fukushima più grave di Three Mile Island (25/03/2011)
Sale a 6 il livello di gravità dell’incidente all’impianto e aumenta la contaminazione. I dati, anche se limitati, indicano valori di radionuclidi superiori a quelli registrati nell’incidente americano di Tiziana Moriconi
Nube radioattiva in Italia, cosa dice l’Ispra (24/03/2011)
L’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale dice la sua sulle masse d’aria che, dalla centrale di Fukushima, si vanno spostando verso l’Europa di Redazione
Giappone e radiazioni: quali danni a lungo termine? (24/03/2011)
Non sarà peggio di quello che la popolazione giapponese ha già vissuto. Ma gli scienziati non sono ancora in grado di valutare i rischi della bassa radiazione di Tiziana Moriconi
Radioattività Giappone: i dati sono segreti (16/03/2011)
Mentre tutto il paese è in assoluta emergenza un’organizzazione internazionale ha tutte le informazioni sui livelli di contaminazione. Ma non può renderli pubblici. Ecco perché di Martina Saporiti
Fukushima, cronaca di uno scienziato (22/03/2011)
Tatsujiro Suzuki, membro del Pugwash Conferences on Science and World Affairs giapponese, racconta ogni giorno quello che sta accadendo a Fukushima e dintorni di Letizia Gabaglio
La sicurezza nucleare? È un work in progress (15/03/2011)
Dopo Chernobyl in pochi mesi videro finalmente la luce una serie di convenzioni internazionali volte a ridurre i rischi e le conseguenze di eventuali incidenti. E in questi anni si è andati avanti di Alessandro Pascolini
Come si misura un incidente nucleare (15/03/2011)
Livello 5 della scala INES, incidente con conseguenze estese sul territorio. E’ l’ultimo aggiornamento dell’agenzia nucleare giapponese per la centrale di Fukushima di Tiziana Moriconi
Se la terra trema sotto la centrale (video) (14/03/2011)
Il disastro naturale che ha colpito il Giappone non ha precedenti, ma non è la prima volta che la nazione deve far fronte a un possibile pericolo nucleare a seguito di un terremoto di Tiziana Moriconi
Il Giappone da satellite prima e dopo il terremoto (foto) (14/03/2011)
Le immagini, pubblicate da Google, mostrano l’entità della devastazione di Sergio Pennacchini
Fukushima uber alles.
Il problema principale è : sapere quello che si dice “ufficialmente”, e cercare invece di sapere/capire soprattutto, quello che non si vuole poter dire, per diverse ragioni politiche di sopravvivenza.
Ovvero cercare di ragionare seppure “a tentoni”, se il famoso 1+1, dìa come risultato finale, quel totale da noi, “da sempre” acquisito,
Emissioni radiattive: Le autorità del governo Giapponese, hanno sempre affermato che il problema di queste sia, o peggio sia stato, nella realtà un problema relativo, come potesse essere del tutto trascurabile.
Lo sversamento sull’oceano sarebbe servito ad evitare che il materiale radioattivo molto più pericoloso e dannoso ( ovvero il plutonio), quello rimasto dentro la centrale, che continuava a produrre la famosa “reazione a catena” , potesse inquinare vieppiù le falde sottomarine.
Si sono però “scordati” di ricordare ai gentili appassionati che quella minuscola falla del diametro di 20 cm, piena di materiale composto (prevalentemente?) da uranio+plutonio ha continuato anche lei a “sversare” di propria iniziativa, il suo contributo letale per una ventina di giorni ininterrottamente, 24 ore su 24.
Calcoli a priori circa la quantità esatta dei materiali fuoriusciti,sono e saranno piuttosto difficili, perchè non si può a priori risolvere la quantità, senza sapere la pressione con cui questo sia “caduto” , il tempo esatto trascorso, ed altre variabili, circa le reattanze incontrate sul processo d’acquisizione del materiale nel fondo marino.
E’ innegabile però indicare che questo materiale sia stato costituito anche dal famigerato plutonio+ accozzaglie di vario genere, che letteralmente ” renderanno altamente tossico” l’ambiente circostante.
Ragioniamo: le autorità giapponesi non avevano dichiarato forse che avrebbero sversato il materiale “non particolarmente tossico”, per trattenere in appositi siti quello più tossico?
Ed allora che tipo di materiale, pensate invece che possa avere inquinato l’ambiente marino?
Quello “leggero” o l’altro…?
E cosa succederà per via marina e per via aerea?
S’inizia a modificare l’equilibrio dell’eco-sistema,la catena alimentare umana, con sviluppi altresì del tutto imprevedibili, circa il tempo e la quantità della diffusione.
La fauna locale ambientale: gli uccelli i pesci, l’uomo che si fornisce dei prodotti marini, portando perciò i danni anche sulle falde acquifere dei fiumi,dei laghi ecc….
In quale misura, in quale quantità….?
Per via aerea: perchè anche qui il si dice, ma non si dice detta le sue regole.
Perchè se la, o le nubi fuoriuscite dalle “ciminiere” delle centrali,che abbiamo tutti noi visto sembravano limitate nello spazio e nel tempo, come mai dopo avere percorso 13.000 Km, per arrivare in Italia, seppure oramai dopo avere rilasciato il loro carico letale sull’ambiente percorso, come mai in Italia avevano raggiunto delle dimensioni che “coprivano l’intero ” Centro ed il Nord Italiano?
Cioè perchè non si dice che nel cielo avviene quel fenomeno in cui nella chimica basilare appare quel fenomeno detto “cariocinèsi” in cui le cellule si moltiplicano fra di loro, o ricordando i fenomeni atomici relativi ai semplici ioni?
(2012?)