Viene considerata una delle specie più invasive al mondo e la quinta più costosa da combattere. Si tratta della Solenopsis invicta, soprannominata formica di fuoco, una specie originaria del Sud America e che ora è ufficialmente arrivata anche in Sicilia, minacciando una possibile invasione in tutta l’Europa, ulteriormente facilitata dai cambiamenti climatici. A confermare la sua presenza e a lanciare l’allarme sulle pagine della rivista Current Biology è stato un team di ricercatori coordinato dall’Istituto di Biologia Evoluzionistica in Spagna, con la collaborazione delle università di Parma e Catania, che ha identificato ben 88 formicai sparsi oltre 5 ettari vicino alla città di Siracusa.
La formica di fuoco tra le specie più invasive
La formica di fuoco è una specie invasiva originaria del Sud America che può causare gravi problemi per gli ecosistemi, l’agricoltura e la nostra salute. La sua puntura, infatti, è piuttosto dolorosa e irritante e può provocare reazioni allergiche, che occasionalmente possono portare allo shock anafilattico. In meno di un secolo, questa formica si è diffusa in gran parte degli Stati Uniti, Messico, Caraibi, Cina e Australia. La sua presenza negli Stati Uniti, per esempio, ha causato una perdita di quasi sei miliardi di euro annui. “S. invicta è una delle specie invasive peggiori e può diffondersi molto rapidamente”, spiega Mattia Menchetti, primo autore dello studio. “Trovare questa specie in Italia è stata una grande sorpresa, ma sapevamo che questo giorno sarebbe arrivato”.
L’arrivo della formica di fuoco in Italia
Finora la formica di fuoco era stata trovata occasionalmente in alcuni prodotti importati in Spagna, Finlandia e Paesi Bassi, ma la sua presenza in Europa non era mai stata confermata. Svolgendo analisi genetiche, i ricercatori del nuovo studio hanno così potuto confermare ufficialmente che questa specie si è stabilita in Sicilia ormai da anni. “La gente del posto ha raccontato di punture dolorose almeno dal 2019, quindi probabilmente le formiche sono lì da un po’”, racconta Menchetti. “E l’estensione reale dell’area invasa è probabilmente maggiore”. Sebbene la via d’ingresso della formica di fuoco in Italia sia ancora sconosciuta, i ricercatori sono giunti alla conclusione che probabilmente queste popolazioni provengono dalla Cina o dagli Stati Uniti.
La possibile invasione in Europa
Inoltre, utilizzando modelli di distribuzione, i ricercatori hanno osservato che questa specie invasiva potrebbe potenzialmente stabilirsi in circa il 7% del continente. Molte città europee (il 50%), come Roma, Barcellona, Londra e Parigi, infatti, presenterebbero condizioni ambientali adatte al suo insediamento. Inoltre, considerando anche le attuali tendenze dei cambiamenti climatici, lo scenario potrebbe peggiorare notevolmente, in quanto questa specie potrebbe potenzialmente espandersi e colonizzare altre parti d’Europa.
Rapide azioni di monitoraggio
È proprio per questo che i ricercatori lanciano l’appello affinché sforzi coordinati per un rilevamento precoce e una risposta rapida nella regione siano efficaci nel gestire questa nuova minaccia, prima che si diffonda in modo incontrollabile. “I cittadini potrebbero svolgere un ruolo chiave nell’individuazione di S. invicta, considerando che si trova frequentemente nelle aree urbane e limitrofe”, conclude Menchetti. “È possibile individuare questa formica a causa delle sue punturedolorose e dei caratteristici cumuli dei loro formicai, anche se è necessaria la conferma di un esperto”.
Via: Wired.it
Leggi anche: Specie invasive, istituito un registro globale a salvaguardia della biodiversità
Credits immagine di copertina: Jesse Rorabaugh